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La scelta del Mancio: da comparse a protagonisti

La scelta del Mancio: da comparse a protagonistiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 24 novembre 2014, 08:452014
di Gianluigi Longari

Che la gestione di Mancini sarebbe stata totalmente differente rispetto a quella di Walter Mazzarri, non era assolutamente fonte di dubbio o di discussione. Diversa l'impostazione di un calcio più propositivo, così come opposte sono le dinamiche tattiche che partendo dalla difesa si snodano sino al reparto avanzato. Ciò che ha senza dubbio colpito, piuttosto, è la scelta precisa e non casuale del Mancio di ripartire costruendo il suo primo progetto su calciatori che per un motivo o per un altro erano decisamente ai margini di quello del suo predecessore. Non è un mistero che il centrocampo rappresenti da sempre il punto focale dell'equilibrio di una squadra, e Mancini ha deciso di ripresentarsi di fronte al pubblico dei successi passati con il dimenticato Kuzmanovic nella veste di direttore d'orchestra, fiancheggiato da un Guarin in grande spolvero (noto esubero dei tempi di Mazzarri) e da un Joel Obi diligente e schierato nel suo ruolo dopo le apparizioni relegato sulla fascia della precedente gestione tecnica.

La prestazione più che positiva del trio è la risposta più eloquente, unita al recuperato entusiasmo di un pubblico nuovamente vicino ai propri colori, ai dubbi di chi aveva messo in dubbio l'opportunità del sacrificio economico deciso da Thohir e Moratti nell'avvicendamento in panchina. In attesa che tutti i tasselli trovino la loro giusta collocazione, l'Inter si gode una ventata di entusiasmo e di calcio di cui sentiva decisamente la mancanza.