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La sindrome del clown e dell'ignoranza per forza

La sindrome del clown e dell'ignoranza per forzaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 21 febbraio 2017, 06:452017
di Andrea Losapio

C'è una cosa che va per la maggiore, in Italia, soprattutto sui social. "L'ignoranza", messa fra virgolette e sfruttata nel modo forse più bieco. Perché se è vero che nel calcio non si può praticamente mai ridere, che "i tifosi sportivi sono i meno sportivi", c'è chi riesce anche a fare due risate con un'entrata scomposta, con l'epopea del terzino degli amatori csi, con la nostalgia del giocatore meno conosciuto che poi si erge a idolo.
Ecco, tutto questo frana addosso a Wayne Shaw, portiere del Sutton United che ieri ha perso per 2-0 contro l'Arsenal. Un eroe antieroe, perché a 45 anni riesce finalmente a non giocare contro l'Arsenal, affrontandolo dalla panchina e da secondo portiere (forse terzo, più preparatore degli estremi difensori che non protagonista), dopo che i suoi compagni nelle ultime tre partite hanno preso 10 gol e fatto solamente uno. Insomma, come se una squadra di - bassa - eccellenza dovesse affrontare il Napoli in questo momento.

Figura barbina assicurata, invece il 2-0 è figlio di una traversa colpita da Deacon e da qualche giocata che poteva portare lo United a fare bene. Nel frattempo Shaw si è fatto vedere a metà tempo nel pub dei tifosi - non si sa se si è bevuto una birra - e poi, sul 2-0, si è scofanato un panino con qualcosa (lampredotto? Frattaglie? Ossa umane?) per sancire definitivamente il suo addio alla scena. Avete presente i 15 minuti di celebrità di Andy Warhol? Ecco, Shaw li ha avuti a 45 anni, più del Sutton United e più grazie all'ignoranza di chi fa diventare idolo un personaggio certamente pittoresco e allegorico, ma non così caratterizzante rispetto a tanti altri. Certo, se dovesse essere questa la via per evitare insulti a chiunque non la pensa come te, ecco, farebbe per il calcio (in Italia) molto più di un calciatore normale. Ma la sindrome del clown va bene solamente fino a che sono le altre squadre a venirne colpite. Meglio se di quinta divisione inglese, non si sa mai che qualcuno si possa risentire.