La vendetta di Kasami: dalle disavventure italiane al trionfo del Karaiskakis

Meteora in Italia, eroe in Grecia e carnefice della regina della Serie A: questo, nel riassunto, Patjm Kasami. Nato in Macedonia e naturalizzato svizzero, il giocatore col nostro paese ha avuto un rapporto a dir poco sfortunato, suo malgrado: il primo nel 2009 quando la Lazio lo prelevò appena 16enne dal Liverpool. Il mancato premio di valorizzazione che andava riconosciuto al Grasshoppers, club che aveva cresciuto il ragazzo, portò a liberare il giocatore non senza polemiche.

Andrà in Svizzera, al Bellinzona, ma avrà la sua seconda chance in Italia: arriva nel giugno 2010, acquistato dal Palermo. Il club punta su di lui facendogli firmare un quadriennale, Kasami per avere 18 anni fa vedere buone qualità e riesce anche a collezionare 14 presenze in A, ma non basta. L'estate successiva è messo sul mercato, non convocato per il ritiro e ceduto al Fulham.

Ma il tempo riserva un'altra possibile chance italiana: è gennaio 2013 e il giocatore si avvia a passare al Pescara nell'ultimo giorno di mercato. Il destino, sotto forma di rete internet non funzionante, non permette il perfezionamento della trattativa.

L'ennesima delusione italiana ha reso Olympiacos-Juventus una partita speciale, una questione personale contro il nostro calcio. Già, perché nella scorsa estate Kasami è passato al club greco ed è diventato in poco tempo uno dei giocatori più importanti. Roberto Jimenez, a una intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport aveva profetizzato il successo con una sua rete. Detto, fatto. Come nelle migliori leggi dell'ex.