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Lazio, Immobile: "Qui mai sentito la pressione. Ci siamo divertiti"

Lazio, Immobile: "Qui mai sentito la pressione. Ci siamo divertiti"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 27 ottobre 2016, 00:112016
di Pietro Lazzerini

Ciro Immobile, attaccante e autore di una doppietta nella vittoria contro il Cagliari, ha parlato al termine della partita ai microfoni di Lazio Style Radio Channel: "Sono contento perché stiamo facendo quello che proviamo, io concretizzo le occasioni che costruiamo. Il pareggio contro il Bologna era immeritato, con il Torino invece poteva starci perché avevamo giocato un tempo a testa. Il mister ha preparato alla grande la partita di stasera nonostante il poco tempo. Sono felice per i gol e perché ha segnato Felipe Anderson. In campo ci divertiamo. Abbiamo un mister giovane, noi siamo giovani, abbiamo voglia di migliorarci e fare bene. Siamo squadra e in campo si vede. Era importante vincere oggi, la classifica è corta. Domenica avremo una seconda partita in casa, venivamo da due pareggi con due ottime prestazioni. Complimenti a compagni, mister e staff. Il Cagliari è una squadra difficile da affrontare. Ci siamo divertiti e abbiamo anche fatto divertire la gente. Gli obiettivi personali vanno di pari passo con la squadra. L'attaccante gioca bene quando la squadra fa altrettanto. A Torino ero partito male poi mi sono laureato capocannoniere.

Segnare più di tutti in Italia non è semplice perché ci sono tanti campioni, io cerco di fare quello che provo in allenamento. Ringrazio i compagni che mi mettono sempre in condizione di far gol. Appena abbiamo capito i meccanismi e abbiamo iniziato a fare quello che provavamo in allenamento, ne ho tratto beneficio. Abbiamo impiegato un po' a capire quello che voleva Inzaghi perché siamo un gruppo molto giovane. A me non piace stare fermo, anzi preferisco aiutare la squadra. Proviamo le azioni da 4-3-3, io provo a sfruttare al meglio le mie caratteristiche. All'inizio non sapevo se fossi riuscito a fare 8 gol in 10 partite. Partivo un po' in ritardo per via dell'Europeo ma ho avuto da subito la fiducia del mister. L'ambiente mi ha accolto alla grandissima anche se prima di me c'era un campione. Non ho sentito troppa pressione, sono felice di questo. Il terremoto? Il calcio e molte altre cose passano in secondo piano in momenti come questi. Abbiamo avuto aggiornamenti sia prima che dopo la gara perché Grigioni e Valerio sono di Terni. Inoltre avevo la mia figlia più piccola a casa ed ero preoccupato perché mi hanno detto che la scossa si è sentita molo forte. Dispiace ma fortunatamente non ci sono state vittime".