Lazio, ordinaria amministrazione. Ma l'Europa resta un miraggio
Tutto facile per la Lazio che ieri è tornata alla vittoria in un Olimpico deserto. Dopo tre gare in cui aveva conquistato solo due punti, la compagine biancoceleste ha ritrovato i tre punti al termine di una gara con non poche emozioni che ha visto i padroni di casa vincere con merito.
A causa dei zero gol realizzati nelle ultime tre partite Stefano Pioli, per la gara contro il fanalino di coda Hellas Verona, ha deciso di rimescolare e i risultati sono stati immediati. Il digiuno durato 270 minuti s'è interrotto con un pokerissimo che ha spento le poche speranze di salvezza che ancora aveva la compagine scaligera.
Il primo tempo è stato piuttosto bruttino. La Lazio ha fin da subito fatto la partita ma ha sbagliato tanti, troppi, passaggi favorendo il lavoro difensivo degli ospiti. Poi, quasi allo scadere, la zampata di Matri che ha messo fuori causa Gollini e dato il via a una ripresa di tutt'altro tenore.
Nel secondo tempo è cresciuta la fiducia della squadra di casa e, di conseguenza, è migliorato il gioco biancoceleste.
L'unico demerito dei ragazzi di Pioli nei secondi 45 minuti è stato quello di alzare il piede dall'acceleratore dopo il gol del 3-0. A quel punto il Verona, incoraggiato da una perfetta punizione di Greco, è tornato in partita e con Toni ha realizzato il gol del 3-2. Un piccolo spavento per una squadra che, subita la seconda rete, è immediatamente tornata in pieno controllo della sfida e con Keita e Candreva ha fissato il punteggio sul definitivo 5-2.
Una vittoria che ridà un minimo di serenità all'ambiente, ma non rende più interessante il campionato della Lazio. La Roma quinta in classifica dista ancora otto punto e l'Europa League resta un miraggio. Nonostante 13 partite ancora da giocare.