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Lazio spaventosa anche senza punte. Catania, è andata via la luce

Lazio spaventosa anche senza punte. Catania, è andata via la luceTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 26 settembre 2013, 07:202013
di Gaetano Mocciaro

Quali indicazioni ci porta Lazio-Catania? Al termine dei 94 minuti di gioco i giudizi nei confronti delle due squadre non potrebbero essere più distanti.

Partiamo dalla Lazio. Come col Chievo, meglio che col Chievo, i biancocelesti hanno sfoderato una prova di forza tale da annullare completamente l'avversario. L'abbiamo visto con i clivensi per 45', dopo una prima parte dal cinismo esemplare. Stavolta il dominio è stato dal 1' all'ultimo minuto e il gol subito a dirla tutta è stato solo per un clamoroso infortunio difensivo. Queste prime giornate fanno vedere come la squadra tra le mura amiche viaggi sicura, sul velluto, schiacciando l'avversario di turno. Altro aspetto che emerge è la capacità della squadra nel sopperire alle assenze, stavolta da record. 4 centrali infortunati più un laterale, un centrocampista e una punta. A questo aggiungiamo le fatiche di soli 3 giorni prima in un derby, non una partita qualsiasi, arrivato per giunta 3 giorni dopo un impegno di coppa. Per la serie: chi non c'era, non c'era; chi c'era era stanco. Le risorse mostrate da chi è sceso in campo sono state impressionanti. Notevole il gioco offensivo: questa Lazio sta continuando a dimostrare come si possa sfornare occasioni gol in quantità industriale senza attaccanti: Lulic, Candreva, Ederson, ma anche Onazi e Ledesma costruiscono e tirano da tutte le angolazioni e quasi non ci si accorge di come la punta, Floccari col Catania, ma anche l'ultimo Klose, abbia le polveri bagnate. Infine, nota di merito a Petkovic nel proporre Pereirinha: il portoghese ha dimostrato di saperci fare anche sulla fascia sinistra.

Capitolo Catania: solo note dolenti. La difesa fa quello che può, Andujar a volte è troppo pasticcione ma alla resa dei conti è anche quello che evita un passivo più pesante. Sulle fasce Biraghi ha fatto vedere di saperci fare, al contrario di un Monzon che continua a collezionare brutte partite. Davanti la squadra sta mostrando una pochezza che può essere fatale. D'accordo, Bergessio non c'era, Lopez non era al top della condizione. Ma l'anno scorso in situazioni simili c'era l'enorme fantasia dei trequartisti a illuminare la scena. L'addio di Gomez pesa, così come pesa tantissimo la cessione di Lodi. È come se la luce si fosse spenta. E pensare che stava per fare le valigie pure Barrientos...