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Le tre vite di Ausilio, dalle orme di Branca alla fiducia del tycoon

Le tre vite di Ausilio, dalle orme di Branca alla fiducia del tycoonTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 24 settembre 2014, 08:302014
di Alessandra Stefanelli

La storia di Piero Ausilio con l'Inter parte da lontano. Parte dalla fine degli anni '90, quando l'allora giovanissimo dirigente muoveva i primi passi nel mondo del calcio. Era responsabile del settore giovanile del club nerazzurro, incarico ricoperto fino al 2010 con una breve parentesi allo Spezia. Poi la promozione 'in prima squadra', nello staff tecnico alle spalle di Marco Branca. Il giovane Ausilio, classe 1974, diventa grande e inizia a pensare in grande. Apprende tanto da un dirigente esperto come l'ex cigno di Utrecht, ne capisce i punti di forza e i limiti, provando a superarli.

La terza vita di Piero Ausilio comincia l'8 febbraio 2014. Marco Branca e l'Inter si separano e il dirigente 39enne viene promosso a responsabile unico dell'area tecnica nerazzurra. Un attestato di stima da parte di Erick Thohir, che saluta Branca dopo la pessima gestione della trattativa Guarin-Vucinic con la Juventus (senza dimenticare il disastro Forlan di qualche anno prima) ma al tempo stesso dimostra di non essere alla mercè dei tifosi. I supporter nerazzurri avrebbero voluto su un piatto anche la testa di Ausilio, il tycoon però va per la sua strada e non solo lo conferma, gli aumenta le responsabilità. Una scelta rischiosa ma ponderata, che per ora sta pagando.

Il primo mercato in solitaria di Ausilio è quasi un successo. Quasi perché è mancata la ciliegina sulla torta, l'attaccante che avrebbe completato il reparto avanzato ora ridotto a soli tre elementi. Ma per il resto, considerate le scarse possibilità economica, le operazioni compiute sono state ineccepibili: Vidic, Dodò, M'Vila, Medel e Osvaldo. Cinque colpi con pagamento dilazionato, il massimo che si poteva ottenere. E da lì il rinnovo fino al 2017, il più grande attestato di stima che ci si potesse aspettare. Ora la parola al campo, l'unico vero metro di misura. Branca, seppur tra le critiche, da dirigente ha vinto un Triplete, Ausilio saprà emularlo?