Leicester, miracolo senza precedenti. Nonostante gli errori di mercato
Cinquemila a uno. Tanto a inizio stagione gli allibratori inglesi quotavano la vittoria della Premier League da parte del Leicester City. La squadra guidata da Claudio Ranieri era partita col chiaro obiettivo di salvarsi e, a due giornate dal termine, s'è trovata con la conquista della prima Premier League in 132 anni di storia.
La squadra, insomma, era stata costruita per tutt'altro obiettivo. E nemmeno le scelte di mercato a conti fatti erano state del tutto centrate. Andrej Kramaric, grande acquisto del precedente gennaio, a inizio anno è stato ceduto in prestito all'Hoffenheim. L'investimento da sette milioni di euro per Yohan Benalouane s'è rivelato praticamente inutile alla causa, così come quello di Gokhan Inler, centrocampista che ha contribuito alla conquista della Premier League per meno di 200 minuti.
I giocatori arrivati dalla Serie A, insomma, non hanno avuto fortuna. Discorso diverso invece per chi è arrivato da altri campionati. Quattro i titolari di questa squadra sbarcati a Leicester la scorsa estate: Shinji Okazaki, acquistato dal Mainz per undici milioni di euro, s'è rivelato una pedina imprescindibile. Nel roccioso quartetto difensivo sia Huth che Fuchs hanno detto la loro, mentre a centrocampo a farla da padrone è stato N'Golo Kanté. Arrivato da Caen per nove milioni di euro, il centrocampista francese ha adesso una valutazione di almeno 30 milioni di euro. E il PSG s'è già mosso per riportarlo in Ligue 1.