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Leitmotiv del derby: c'era il rigore di Antonelli su Hernanes?

Leitmotiv del derby: c'era il rigore di Antonelli su Hernanes?TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 20 aprile 2015, 12:302015
di Andrea Losapio

Chissà a quanti è successo, ieri sera. "Perché hanno annullato l'autogol di Mexes?". "Perché hanno annullato il gol di Alex?". Nel primo caso il mittente era un interista, nel secondo, ovviamente, un milanista. Il destinatario era un ipotetico spettatore da divano, che guardava la partita comodamente seduto e con i replay delle paytv, pronto a dare il via alla discussione. C'è pure il fuorigioco di Icardi sul successivo gol annullato a Palacio. Bravo Banti in qualsiasi occasione, seppur magistralmente assistito dall'assistente Vuoto. Complicato giudicare il fallo di mano di Mexes, anche quello involontario. Ma, nei tanti episodi discussi, uno risulta davvero border line, difficilissimo da giudicare ma altrettanto nebuloso. E diventato già un bel pomo della discordia.
Diciottesimo del secondo tempo, Hernanes brucia sullo scatto Antonelli, che prova l'anticipo alla disperata. Non ci riesce, il brasiliano spara da posizione invitante, il milanista devia con la mano e spedendo sul fondo. Nemmeno Hernanes, inizialmente, protesta.

Rivedendo il replay è ovvio che il braccio sia largo. Ma è davvero rigore?
Il regolamento è abbastanza nebuloso. Per valutare l'involontarietà ci sono vari criteri. Quelli presi in considerazione in questo caso sono tre. Primo: il movimento della mano in direzione del pallone, che non c'è, perché la sfera sbatte sulla mano di Antonelli, non è l'arto ad andare a cercare di bloccare la palla. Secondo: la distanza fra l'avversario e il pallone, davvero minima. Terzo: "la posizione della mano, che non implica necessariamente che ci sia un'infrazione". Questo è il busillis, perché in effetti Antonelli allarga il braccio, ma c'è un contrasto tra lo stesso ed Hernanes, ed è impossibile non valutare congruo il movimento per la perdita di equilibrio (tanto più che il difensore milanista cade a terra). FIFA e UEFA indicano che, in caso di braccio largo, toglie un'opportunità all'avversario e andrebbe concesso il rigore. Ma è altrettanto impossibile non giudicare involontario il fallo di mano in questo caso, e le disposizioni sono semplici: se non c'è volontarietà, non è rigore. Certo, se l'avesse dato non sarebbe stato uno scandalo - come non lo è stato, ai tempi di Francia 1998, il rigore di Fuentes sul traversone di Baggio - ma certo non è un episodio solare. In un derby con almeno cinque episodi almeno complicati, discutere solamente di uno vuol dire che l'arbitro, pur non essendo stato eccelso, ha svolto decisamente bene il suo lavoro.