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Leitmotiv Mondiale: le ragioni di Luca Toni

Leitmotiv Mondiale: le ragioni di Luca ToniTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 6 aprile 2014, 07:002014
di Raimondo De Magistris

"Speri in una convocazione per il Mondiale?" Al giochino più gettonato del momento tra i giornalisti il centravanti dell'Hellas Verona Luca Toni può partecipare a pieno titolo. Se, infatti, troppe vole la domanda viene posta a giocatori i quali sanno perfettamente che la loro stagione finirà a fine campionato, l'attaccante di Pavullo nel Frignano ha al suo arco motivazioni validissime per convincere Prandelli a scegliere lui in vista della missione in Brasile.
La prima, quella più evidente, l'ha resa nota subito dopo aver deciso il derby: "Sto disputando un buon campionato. Al Mondiale ci credono giocatori che hanno segnato meno di me, perché non dovrei crederci io..." Questa la frase detta e ribadita da Toni durante i festeggiamenti per il trionfo nella stracittadina. Ragionamento semplice e lineare dell'attaccante dell'Hellas che ieri, col 16esimo gol in campionato, s'è portato a una sola rete da Immobile, il migliore marcatore italiano di questa Serie A. Ecco, allora, spiegata la frase precedente: se ci sperano almeno sei attaccanti che sono alle sua spalle nella classifica cannonieri perché non può farlo lui?

Passando dal singolo alla partita c'è da analizzare il momento di un Verona che deve molto al suo centravanti, ma che è anche tanto altro. La vittoria di ieri, arrivata al termine di una gara ben giocata, dimostra che il periodo difficile è ormai alle spalle: difesa solida, centrocampo egualmente utile in entrambe le fasi di gioco e Iturbe che sembra esser nato per fare da spalla ad attaccanti con le caratteristiche come quelle di Toni. Il tutto condito da una ritrovata condizione fisica che può far ben sperare in vista di un finale di stagione in cui il sogno europeo - viste anche le continue frenate di chi è davanti - può trasformarsi in realtà.