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Liegi evita il tracollo, la sfortuna non ferma lo Zenit: AVB può sorridere

Liegi evita il tracollo, la sfortuna non ferma lo Zenit: AVB può sorridereTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 21 agosto 2014, 06:402014
di Marco Frattino

Lo Zenit espugna Liegi e intravede la Champions League. Nulla da fare per lo Standard nella serata dello Stade Maurice Dufrasne, dove la formazione di Villas-Boas è riuscita a conquistare una vittoria di misura che avvicina il San Pietroburgo ai gironi della massima rassegna europea. Alla compagine russa è infatti bastato il guizzo di Shatov al 17' per fissare il punteggio sull'1-0 e chiudere virtualmente il discorso qualificazione, col rammarico che il risultato finale avrebbe potuto assumere proporzioni ben più tragiche per i vicecampioni del Belgio. La traversa colpita da Rondon poco prima dell'intervallo e il palo di Danny nella ripresa tengono lo Standard appeso a un filo in vista del return-match di martedì prossimo in Russia, ma la differenza in termini di gioco, di spessore tecnico e organizzativo è tutta a favore dei biancazzurri.

Ai ragazzi di Guy Luzon non è bastata la vivacità espressa da M'Poku, talento seguito anche dal Napoli che ha messo in evidenza le sue potenzialità ma anche i limiti dovuti alla giovanissima età. Andrè Villas-Boas può invece sorridere: le difficoltà palesate nel turno precedente contro l'AEL Limassol - col ko in terra cipriota all'andata - sono definitivamente alle spalle. Lo Zenit attraversa un buon momento di forma e, senza la sfortuna dei legni, avrebbe già ipotecato il passaggio del turno: 12 punti con 15 gol segnati e appena due subiti in quattro partite di campionato avevano messo in guardia lo Standard, la cui difesa non è però riuscita ad arginare l'attacco avversario composto da Danny, Hulk e Rondon. Tra le file dei russi è da sottolineare la buona prestazione di Criscito, sempre vivace sulla fascia mancina dalla quale ha ispirato la rete decisiva con il cross che Danny e Hulk hanno poi tramutato in un rigore in movimento per Shatov. Tutto facile dunque per lo Zenit: i russi dominano 70' ma il punteggio non rispecchia appieno la superiorità espressa sul rettangolo verde, lo Standard spera in un miracolo ma - con queste premesse - l'impresa sembra più che proibitiva.