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Lippi su Radio Rai: "De Ligt non si discute, ricordate Zidane?"

Lippi su Radio Rai: "De Ligt non si discute, ricordate Zidane?"
© foto di Andrea Piras
lunedì 16 settembre 2019, 10:48Serie A
di Mattia Verdorale

Marcello Lippi, ex ct della Nazionale e attuale tecnico della Cina ha parlato a Radio Anch'io lo Sport su Radio 1: "Solite punzecchiature tra Inter e Juventus che ci sono sempre state. E' il solito inizio di campionato, il mercato è finito da poco e certe squadre devono ancora ingranare. Ancora alcune squadra pagano la carenza di lavoro. C'è tempo, ma sono già iniziate le prime polemiche".

Sulla Cina:
"Vi assicuro che lavorare con la Cina è una grande esperienza. l'ho fatto sia con il club che ora con la Nazionale".

Su De Ligt:
"Anche altri grandissimi campioni in passato hanno fatto ingressi poco esaltanti, ricordate Zidane. Venire in Italia, anche se sei bravo e giocare nella Juventus si fa fatica. Si è fatto male Chiellini e allora il suo processo d'inserimento si deve velocizzare. Ma il valore del giocatore non si discute".

Sul calcio moderno devoto allo spettacolo:
"Mi sembra che l'esempio più importante lo sta dando la Nazionale. In un momento di grande difficoltà sono stati inseriti molti giovani. Il messaggio più importante lo ha dato Mancini. Poi si vedono le squadre che propongono gioco, difficilmente in Serie A si vede una squadra che difende e che agisce di contropiede. Però si vede una voglia di migliorare e di essere più propositivi. Anche se ancora le squadre devono migliorare di condizione. Per questo vengono risultati eclatanti".

Su Maurizio Sarri:
"Non vedo niente di particolare con l'ambiente. Magari non si aspettava di trovarsi una rosa così numerosa. Lui aveva i titolarissimi a Napoli. Non ha però grande problemi. Penso che ci sia una fiducia reciproca. Ci vuole del tempo e dei mesi per cambiare metodo di lavoro e mentalità. C'è però già voglia di cambiare da parte di tutti. La Fiorentina ha fatto un'ottima partita contro la Juve, di conseguenza i bianconeri sono andati un po' in difficoltà".

Sulla Champions:
"Tutte le squadre italiane sono all'altezza. Anche se l'Inghilterra è padrona in Europa. Loro terminano il mercato prima e iniziano prima, è normale che all'inizio siano più in forma di noi. Saremo comunque competitivi al momento giusto. Non vuol dire niente se la Juve ha giocato male a Firenze. Farà bene in Champions".

Su Antonio Conte: "E' un trascinatore. Lui concepisce una squadra dove ci sia unità di intenti, dove uno si aiuta con l'altro. Deve avere gli interpreti giusti ma lui riesce a a trasmettere questa cosa alle sue squadre perché anche lui era così in campo".

Su Dybala:
"Non è riuscito ancora a convincere Sarri. Magari tra tre partite incomincia a giocare e inizia a rendere secondo le sue qualità. Può sicuramente giocare più frequentemente se mette in mostra tutte le sue caratteristiche".

Sul VAR: "Aiuta e deve aiutare gli arbitri a evitare gli errori. Io sono a favore della tecnologia. In Cina si sta anche 8-10 minuti in attesa di riprendere il gioco. Il Var deve servire soltanto se la palla è entrata dentro la porta o no o un qualcosa che sfugge clamorosamente all'arbitro. Andrebbe usato con maggiore moderazione".

Sulla Nazionale:
"Ci sono tanti giovani bravi. Non c'è mai stato come in questo periodo una percentuale di giocatori stranieri in Italia così alta. Nonostante tutti questi stranieri ci sono molti giovani bravi italiani. Quasi tutti sono titolari in Serie A. Tutto fa ben sperare".

La prima rivale della Juventus:
"50% Inter e 50% Napoli ma vedo ancora favorita la Juve".

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