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LIVE TMW - Agnelli: "Un paio di correzioni e il calcio italiano tornerà al top"

LIVE TMW - Agnelli: "Un paio di correzioni e il calcio italiano tornerà al top"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 25 ottobre 2016, 14:482016
di Gaetano Mocciaro
fonte dall'inviato a Torino

Agnelli su un'eventuale Superlega: "Il calcio italiano ha bisogno di interventi di un certo tipo. I tifosi in Italia comunque ci sono, il calcio è fra i migliori, la passione c'è. Bastano 2-3 correzioni e il calcio italiano può tornare il migliore al mondo. Cerchiamo gli strumenti per riportare il calcio italiano all'avanguardia. In questo momento essere a capo del calcio italiano è uno dei mestieri più belli perché c'è spazio per fare molto bene e riportare il calcio italiano in alto".

Marotta sulla questione procuratori: "Sulla figura degli ex procuratori che ormai sono attori protagonisti la situazione è che i familiari diventano procuratori e quelli che erano procuratori diventano intermediari. Noi spesso e volentieri non ne possiamo fare a meno"

Agnelli sulla questione 'ndrangheta nel bagarinaggio: "La Procura ha avviato un'indagine su alcune famiglie circa l'infiltrazione della 'ndrangheta nel bagarinaggio. La Juventus non ha mai dato biglietti omaggio e ogni azione intrapresa dalla Juventus è stata presa in collaborazione delle Forze dell'Ordine. La società adotterà a sua tutela ogni iniziativa". Marotta: "La Juve non ha mai dato biglietti omaggio".

Agnelli su eventuali nuovi investitori:"Bisogna chiedere a Exor"

Nedved su Higuain: "Non è facile, ci sono tanti casi di giocatori che inizialmente hanno avuto problemi per poi essere esplosi e dimostrare il loro valore. Di Higuain siamo assolutamente contenti, il suo impegno è fantastico perché è il miglior finalizzatore al mondo".

Marotta sul discorso delle clausole rescissorie: "La clausola rescissoria è uno strumento moderno che l'Italia non ha recepito ancora bene. Noi abbiamo l'obbligo di monitorare e sfruttare le opportunità che si evidenziano. Tutti hanno il timore che possiamo portar via i giocatori ma in Spagna il discorso della clausola rescissoria è consolidato da tempo. E il Napoli su Higuain dovrebbe essere fiero di aver incassato una cifra così consistente"

Andrea Agnelli sull'inizio di stagione della Juventus: "L'avvio di campionato è decisamente migliore dello scorso anno, ma alla fine conta maggio e non ottobre"

Beppe Marotta sul Milan come possibile competitor della Juventus: "Ritengo che il risultato finale sia aperto a tante squadre, il Milan ha dimostrato di saper recitare un ruolo importante forte anche del fatto che non abbia troppe pressioni. Il campionato è lungo e noi siamo in una fase altamente interlocutoria. Noi siamo additati come la squadra più forti e ci riteniamo tali, ma non sempre vince la più forte".

Beppe Marotta su Milan-Juventus: "Noi non possiamo nasconderci dietro l'alibi dell'arbitraggio. Siamo forti, dobbiamo aver la consapevolezza di dover vincere anche nonostante i torti arbitrali. Con Rizzoli abbiamo parlato, mi sembrava doveroso a tutela di tutti noi, ma la cosa è finita lì.

Andrea Agnelli: "Le riforme di cui il calcio aveva bisogno ne ha ancora bisogno. In questo momento, passati due anni e mezzo dall'elezione di Tavecchio possiamo dire che il presidente e il direttore generale hanno una conoscenza e percezione della macchina amministrativa molto superiore rispetto a due anni fa, questo gli permetterà di gestire in un periodo più lungo. Valuteremo se ci fossero alternative ma chi conosce la macchina amministrativa certamente parte avantaggiato".

Andrea Agnelli sul contesto europeo: "I benchmark sono i club spagnoli, tedeschi e inglesi per motivi diversi. Noi come Juventus e calcio italiano scontiamo un paio di cicli. Se guardiamo al 2005/06 i fatturati tra le grandi italiane, tedesche, inglesi e spagnole erano simili. Poi in Italia è successo quel che è successo e siamo arrivati a un anno zero. E lì anziché crescere il calcio italiano si è fermato. Noi dal 2011 che abbiamo sempre definito di transizione abbiamo iniziato il nostro percorso. Scontiamo 5-6 anni, chiaro che il livello di salute del calcio italiano è diverso rispetto alla Bundesliga, alla Liga e alla Premier League. Per i prossimi due anni continueremo a crescere ma sempre scontando i prossimi 5-6 anni. Poi sarà determinante l'apporto del prodotto Serie A. Se si riesce ad avere una distribuzione di poteri che porti allo sviluppo della Lega si può avere una crescita del sistema".

Ha inizio la conferenza stampa a cui presiedono il presidente della Juventus Andrea Agnelli, l'amministratore delegato Beppe Marotta, il vicepresidente Pavel Nedved e il membro del consiglio di amministrazione Aldo Mazzia.