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LIVE TMW - B.Berlusconi: "Investiremo ancora e non cediamo il Milan"

LIVE TMW - B.Berlusconi: "Investiremo ancora e non cediamo il Milan"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 2 aprile 2014, 12:312014
di Marco Conterio
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L'amministratore delegato del Milan, Barbara Berlusconi presenta la nuova casa rossonera, la nuova sede di Via Aldo Rossi 8 a Milano. Già da novembre i dipendenti si sono trasferiti nella nuova sede ed oggi viene inaugurata da Lady B. "Ringrazio il nostro direttore commerciale e Fabio Novembre, designer famoso in tutto il mondo. Sono emozionata, per noi è una giornata importante e per me è la prima conferenza stampa. e' il mio sogno e di tanti che lo hanno voluto e realizzato. Avevamo bisogno di una casa per progettare il futuro, adatta per le sfide che il futuro ci presenterà. Per me il Milan è una famiglia e questo è un luogo d'incontro per tutti, anche per i nostri tifosi. Ci è dispiaciuto salutare Via Turati, la sede che ci ha ospitati per cinquant'anni".
Ancora sulla nuova sede. "Non è un luogo solo per i dipendenti del Milan ma una realtà che possa avere anche un importante indirizzo commerciale. E' un'operazione coraggiosa ma che ha una forte valenza in termini di sviluppo del nostro brand, che per noi è un asset fondamentale. E' il primo risultato tangibile della nostra voglia di cambiare e di pensare al modello di sviluppo del nostro club".
Sul momento del Milan. "E' un momento di difficoltà, le congiunture economiche non sono favorevoli ma questo luogo ci permetterà di crescere e di aumentare i ricavi. Ci tengo a ribadire l'impegno della famiglia Berlusconi che non vuole e non deve mai mancare; vogliamo valorizzare questo asset ed investire nel nostro club. Vogliamo sempre più risorse da dedicare all'acquisto di nuovi calciatori, garanzia per i successi futuri del club".
Sui mercati. "Per noi i mercati asiatici e mediorientali sono importanti, fondamentali".
Sullo stadio. "E' una tematica che stiamo vagliando, ci permetterà di fare un balzo in avanti e di competere coi club più forti commercialmente e sul piano sportivo in Europa".
Sull'obiettivo di Casa Milan. "Per chi ci verrà a trovare abbiamo studiato un percorso emozionale in tre fasi: il museo Mondo Milan; uno store, per la prima volta gestito dal Milan ed un ristorante che prenderà spunto dal ristorante di Milanello".
Sulla zona. "Il Portello è in riqualificazione ed è vicina allo stadio nonché comoda per raggiungere Milanello. La piazza al fianco di Casa Milan vorremmo che diventasse la nuova sede dove i tifosi possano festeggiare i nostri futuri successi".

Parla il direttore marketing del Milan, Jaap Kalma. "Il Museo si chiamerà MonuMilan, sarà di 1000metri quadrati e racconterà la storia del Milan". Il direttore marketing spiega a lungo il progetto e si concentra poi sullo store che avrà "una libreria dedicata, prodotti in vendita esclusivi e di prima qualità". Poi, il ristorante. "Sarà sempre al livello piazza e ci saranno prodotti di prima qualità: 105 posti a sedere e 55 al bar-tavola calda. Sarà un luogo dove il mondo del Milan si unirà al pubblico esterno e sarà aperto dalle 8 alle 24".

Parla l'architetto Fabio Novembre. "Il Milan è la traduzione del nome della mia città ed in questo c'è anche la parola man. Uomo. E' l'uomo al centro di tutto, è la visione del club. Amo particolarmente il calcio, perché è uno sport di squadra. Quando mi hanno chiamato pensavo mi avessero chiamato come calciatore...".

Di nuovo Barbara Berlusconi su Casa Milan. "Mi auguro che questo diventi lo sviluppo di tutte le iniziative di casa rossonera. Via Turati non ci permetteva di entrare in contatto coi nostri tifosi: avevamo una sala coppe che era la sala consiglio. Con Galliani mi sono confrontata tante volte ed abbiamo convenuto che sarebbe stato bellissimo condividere con i nostri tifosi i nostri trofei, la nostra storia. Poi, questi ci dà la possibilità di realizzare la famiglia Milan in un luogo concreto, reale".
Barbara Berlusconi sui mercati asiatici. "Non solo l'Oriente ma anche il Medio Oriente, vogliamo incrementare questi mercati. Il connubio tra noi ed aziende che vogliono legarsi al nostro marchio prosegue ma questo non basta. Abbiamo un potenziale non espresso in tutto il mondo: abbiamo più di 140 milioni di tifosi in tutto il mondo e 22 milioni in Cina contro i 7 che rappresentano il nostro paese. E' un mercato pronto a riceverci. A breve incontrerò i dirigenti di Fly Emirates ma negli Emirati e Dubai ci sono soggetti interessati ad avere i nostri retail ed io vorrei portare questo anche in Cina, in Oriente e negli Stati Uniti. Non possiamo essere presenti in un territorio senza un punto dove il sostenitore possa incontrarci. Per noi è importante anche il mercato americano, ma lì studiamo un progetto differente che non riguarda solo il calcio ma Milan Lab, il settore del benessere".
Sugli investimenti nel settore commerciale. "In questo momento i nostri ricavi dipendono dal 60% dai diritti tv, il 15% dallo stadio, il restante è commerciale. Vogliamo bilanciare questi introiti, un modo per farlo è quello di investire nel commerciale. Crediamo moltissimo in questo progetto che abbiamo realizzato; ci saranno tempi in cui verrà valutata la positività di questa operazione".
Sull'eredità della passione Milan. "Le passioni non si ereditano ma si ispirano. Mio padre è stato un grande ispiratore: sono stata allo stadio sin da piccola, sono cresciuta in questo ambiente. Nel rapporto che ho intensificato con mio padre in questi anni, ho avuto da parte sua tanti consigli. Poi passa a volermi dare consigli di modulo, tecnici, ma io gli consiglio di parlare con Galliani perché con me il confronto diventa difficile...".
Sui mancati introiti Champions. "Veniamo da tre anni buoni, l'anno prossimo non ci vedrà in Champions e questo ci crea dispiaceri e complicazioni su introiti e fatturato. Lo sport però è ciclico e negli ultimi trent'anni siamo stati un'eccellenza e non può essere un anno a portare gli sponsor a venir meno negli investimenti ed ho una visione positiva sul futuro del nostro club".
Sullo stadio. "La costruzione di uno stadio di proprietà è la base da cui partire, per noi è diventato un imperativo tentare di realizzare uno stadio di proprietà. Non è semplice, vagliamo una serie di ipotesi e cerchiamo di capire quale possa essere l'area idonea ad accoglierci. Vogliamo fare un percorso differente rispetto ad altri, non avendo ritenuto fondamentale l'identificazione dell'area ma preoccupandoci prima del concept dello stadio futuro; serve un grande investimento e dobbiamo esser certi che i ricavi siano al primo posto".
Sul museo e sui visitatori. "Sono state fatte delle stime in base al museo di San Siro condiviso con l'Inter". I dettagli lì dà il direttore marketing, Jaap Kalma. "Per il primo anno intero, per il museo, ci aspettiamo 150mila persone".
Sul sorpasso della Juventus nel fatturato. "Dipende anche dallo stadio e dal bacino d'utenza. Ora abbiamo un fatturato che destiniamo per l'80% alla fase sportiva e questo ci permette di essere solidi, ma l'aumento del fatturato è necessario per competere con i grandissimi club europei".
Sulla cessione di una quota minoritaria. "Si è parlato molto di cessione del Milan ed è un'informazione non corretta. La nostra famiglia crede molto nell'asset. Diversa è l'opportunità di realizzare una partnership che ci permetterebbe di poter costruire strutture impegnative come lo stadio con più serenità; il mio viaggio negli Emirati ed i prossimi viaggi in Asia e negli Stati Uniti saranno fatti per ragioni commerciali e per capire se ci siano realtà interessate ad investire nel Milan".
Sul rapporto con Galliani. "C'è stato un confronto duro, a lungo, ora abbiamo ritrovato intenti ed obiettivi comuni; è un rapporto costruttivo per il bene del Milan che verrà. I tifosi? I sentimenti vanno rispettati, in ognuno di noi milanisti c'è il desiderio di veder vincere la nostra squadra, di vederla sana e vincente".
Il Milan perde 50 milioni di euro all'anno? "Negli ultimi due anni siamo riusciti a contenere in modo significativo le perdite, c'è stato un sostanziale pareggio. Il prossimo anno, senza Champions, i risultati potrebbero essere molto differenti ed è a questo che si riferisce mio padre. Noi investiamo ed investiremo, lo ribadisco, anche se non potrà essere un'iniziativa commerciale a risanare i conti del Milan. Dovrà essere l'insieme delle nostre iniziative a cui lavoriamo da due anni ad incrementare il risultato del nostro fatturato".
Sulla candidatura alle Europee. "Non rispondo, abbiamo fatto una scelta di parlare solo del Milan e di Casa Milan oggi".

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