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LIVE TMW - Dani Alves: "Florenzi al Barça? Sarebbe il benvenuto"

LIVE TMW - Dani Alves: "Florenzi al Barça? Sarebbe il benvenuto"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 23 novembre 2015, 13:142015
di Andrea Losapio

Sulla sfida contro Maicon e Keita. "Io li rispetto moltissimo, per tutto quello che abbiamo vissuto insieme, c'è una grande qualità da parte loro, giocano un buon calcio, è un grande onore giocare contro gente brava. Abbiamo un rapporto di rispetto molto grande per Maicon, e si ottiene solo con un buon feeling. È una delle grandi persone che è passato e ritrovarlo è un grande onore".

Sull'arrivo di Neymar. "La storia del calcio inganna chi non sa, io ho fatto il mio perché Neymar venisse. Eccetto Dani Alves tutti hanno segnato il proprio nome impresso, per questo volevo che facesse la storia su questa squadra, per mettere il proprio nome in caratteri d'oro. Ci sta riuscendo a forza di titoli, se non ottieni vessilli sarai uno fra tanti. La sua ambizione supera la sua qualità".

Su Florenzi come erede. "Sì, perché se venisse adesso saremmo in troppi nel mio ruolo... scherzi a parte, è un grande giocatore, ha molta qualità. Ha un piede eccellente, è un giocatore da tenere molto in conto, tutti quelli che verranno nella nostra squadra saranno i benvenuti. Lo sport è di squadra, se tutti siamo sorridenti è una cosa perfetta".

Sull'assenza di Messi. "Solitamente la squadra si conosce solo nell'ultima riunione, stavolta la preoccupazione è che fosse pronto: la gara è importante ma non finisce tutto lì. È importante il recupero, ci siamo riusciti. Noi siamo esigenti, pensiamo di potere fare meglio, ma da molto tempo non sento commenti del tipo "Il Barça va malissimo", è un po' di partite che non prendiamo gol, prima non eravamo scarsi, ora non siamo così fenomenali".

Sulla ipotetica eccitazione dopo la vittoria. "Il segreto per vincere è avere una squadra con le palle. Mi eccita la mia ragazza, quando vengo preso a botte... non sono masochista (ride, ndr), vado motivato e stimolato".

Sul parallelismo con la manita concessa a Mourinho. "La partita è stata impostata in maniera simile, con attacco, ma noi abbiamo letto la partita meglio di loro, abbiamo capito il gioco di più, e poi abbiamo segnato. Tocca leggere la gara, togliere opportunità al rivale e aumentare le tue. Credo sia stata una gara perfetta in questo senso".

Su Cristiano Ronaldo. "Vedo in lui grandi qualità e forse questo è il problema. Quando sei il personaggio, come dire, quando sei troppo protagonista se vinci parlano sempre di te, quando perdi lo stesso. Devi ingoiare tutto, se la squadra non fa le cose bene è colpa tua, se non vince anche. Questi personaggi devono essere abituati".

Sulle dimissioni chieste per Florentino Perez. "Non pensiamo nulla, dobbiamo preoccuparci delle nostre cose. Che vada male o bene è indifferente. In una gara, se il rivale è debole bisogna essere più forti per non dargli possibilità".

Sul possibile addio. "Sono rimasto per il bene di molti e il male di altri, qui sembrava ci fosse una campagna per buttarmi fuori. Io sono forte e insisto, quando qualcuno gareggia con me di solito perde. La mia passione è superiore... se qualcuno vuole conoscere la mia storia, metta il nome su Google. È più intelligente di molti".

Sull'essere la bestia nera del Real Madrid. "Il Barça ha cambiato il calcio da un po' di tempo, abbiamo rivoluzionato il calcio per la gioia di chi ama questo sport. Rappresentiamo un intervallo in questo percorso, iniziato con Pep, e abbiamo fatto che qualcuno si innamori. Tutto quello che fa la squadra, sono passati gli allenatori ma con la stessa idea. Alcuni sono ricordati più di altri. Siamo abituati a tutto questo, vengono ricordati solo i vincenti. C'è gente che ci è grata, quest'anno ci stiamo riuscendo. Il bilancio va fatto a fine stagione".

Sulle migliori vittorie contro il Real Madrid. "Come dicevo prima, con un collega, la partita - al di là dell'inferiorità - è stata vinta per merito nostro. A me importa solo il nostro lavoro, abbiamo letto la partita alla perfezione, incredibili su tutta la linea, ognuno dalla propria posizione, dando il meglio. Vittoria con superiorità evidente. Siamo contenti, al di là del risultato, in fondo sono solo tre punti. Il possibile 0-5? Nel rispetto del rivale, e questo lo abbiamo imparato da Pep, dopo avere fatto il quarto gol vuoi il quinto. Questo è il calcio, il rispetto per i tifosi. Non rispondo né a Marca né ad AS, solo a Mourinho, il tuo capo"".

Su possibili aggettivi sulla gara. "Non sono necessari, io ho imparato solo una cosa nel calcio. Le vittorie ti indeboliscono, ti fanno credere e pensare cose irreali, e quando perdi è lo stesso. Va benissimo avere ottenuto i tre punti, ma la meta è un'altra, se vinci una gara come questa e non poi titoli non hai fatto nulla. Non vengo qui a rinforzare un rivale, sono molto forti, quando più ferito è più pericoloso diventa. Se non ci fosse il Real Madrid in campo, il Barça dovrebbe inventarlo".

Sul Real Madrid. "Il morale è alto, dopo avere vinto il Clasico, è una gara molto equilibrata, difficile e dura. Quando vinci si rinforza la tua fiducia, la sensazione di avere lavorato bene, a prescindere dalla gara. Quando sono in gioco i tre punti è importante ottenerli, per l'obiettivo finale, è la storia del calcio".

12.45 Fra poco ci sarà la conferenza stampa di Dani Alves in vista della gara contro la Roma.