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LIVE TMW - Fernando Torres: "Milan sfida bellissima, sono pronto per giocare"

LIVE TMW - Fernando Torres: "Milan sfida bellissima, sono pronto per giocare"TUTTO mercato WEB
martedì 2 settembre 2014, 20:012014
di Simone Bernabei

Chiuso il mercato, è il giorno di Fernando Torres. Il neo attaccante del Milan si presenterà fra pochi minuti in conferenza stampa a giornalisti e tifosi rossoneri.
Sulle prime sensazioni e sulle condizioni fisiche: "I primi giorni va tutto veloce anche se ci sono tante cose da fare. Sono stato a Milanello, ho conosciuto lo staff e i giocatori. Ho visto la partita con la Lazio, spero che con me la squadra possa essere un po' più forte".
Sulla visita al museo: "Non serve andare al museo per conoscere la grandezza di questo club, serve solo per ricordarla. Ho visto tanti ricordi e tanti trofei, per me è una sfida grande ma anche un privilegio essere qua, sono fortunato. Spero di essere all'altezza, avrei già voluto giocare con la Lazio. Vorrei che la partita col Parma fosse domani".
Sull'arrivo al Milan: "Voglio sfruttare questa occasione, è la sfida di cui avevo bisogno. Sono felice di essere qua, non vedo l'ora di iniziare. Volevo cambiare, ho giocato nella Liga e in Premier, adesso sono nel terzo campionato più importante d'Europa. Spero di segnare tanto per poter tornare fra i migliori".
Su van Basten, Weah e Inzaghi: "Ognuno è diverso e ha segnato un'epoca. Voglio raggiungere gli stessi traguardi loro, ripeto per me questa è una grande sfida. Io sono diverso da loro, magari fra qualche anno nel museo ci sarà anche la mia numero 9".
Su Inzaghi: "Tutti lo conosciamo come giocatore, adesso dimostrerà la sua voglia e la sua passione in campo. Voglio apprendere tanto da lui, e sono certo che se mi ha voluto qua potrò integrarmi bene nella squadra".
Sulla Serie A vista da fuori: "In Europa storicamente ci sono 3 grandi campionati. Ci sono dei periodi in cui uno va meglio di un altro, ma sono tutti importanti. Conosco tanti ex compagni che hanno giocato nel Milan, come ad esempio Albertini. Nel 2004 mi parlava sempre del Milan e della città. Qua ci sono grandi squadre come Inter e Juventus con cui confrontarsi. E' un calcio diverso da quello inglese, ma il processo di adattamento è più mentale che calcistico. Non ho avuto problemi ad ambientarmi all'Inghilterra, non ne avrò qua".
Su Llorente: "E' un ottimo amico, ha fatto una splendida stagione lo scorso anno ma mi auguro che a fine stagione sarò io il migliore dei due".
Sugli obiettivi: "Tutti quelli che sono qua vogliono vincere, speriamo di restare fra le prime. A livello personale mi aspetta una stagione importante che spero di affrontare nel migliore dei modi. Il Milan può essere campione e tornare in Europa".
Sui compagni: "Per raggiungere gli obiettivi è importante il gruppo anche se fra noi ci sarà concorrenza per essere titolari. Potrei fare il nome di Diego Lopez ma non mi piace parlare dei singoli, il Milan ha dimostrato di essere una squadra solida in un campionato difficile".
Sul rapporto con Mourinho: "Professionale. Con lui ho imparato tantissimo, chissà che in futuro le nostre strade non possano incontrarsi di nuovo. Quando gli ho detto del Milan mi ha augurato buona fortuna, mi ha parlato della passione che si respira qui. Gli auguro il meglio come lui ha fatto con me".
Su Berlusconi: "L'ho conosciuto, abbiamo parlato di tante cose e mi ha detto che sono il benvenuto. Era contento del fatto che finalmente fossi qua".


Sulla forma fisica ottimale: "Non sapevo che i test fossero così buoni... mi sono allenato fino a ieri, sto bene fisicamente e quando stai bene tutto riesce meglio. Ho molta voglia di iniziare e spero che i test continuino ad essere buoni".
Ancora su Mourinho: "Costruire un gruppo forte e formato da persone serie è importante. Dobbiamo comportarci sempre da professionisti, sia quando si gioca che quando si sta in panchina".
Sul periodo al Chelsea: "Ho giocato in squadre diverse e vissuto periodi diversi. All'Atletico e al Liverpool ho segnato tanto ma vinto meno rispetto al Chelsea. Non faccio proclami, ma spero di avere l'opportunità di segnare tanti gol e di vincere titoli qua come ho fatto in passato in altre squadre".
Su Balotelli: "E' normale che la gente faccia un confronto con lui, siamo in un grande club. E' stato importante qui, gli auguro buona fortuna per la sua nuova esperienza al Liverpool".
Sul derby: "Tutti i derby sono partite speciali per i tifosi. C'è tanta rivalità, sia Albertini che i tifosi mi hanno chiesto fin da subito di segnare nel derby. Ne ho giocati tanti sia in Spagna che in Inghilterra, sono partite bellissime per la rivalità che si avverte anche prima della gara. Mancano tante gare, quando arriverà il derby spero di rendere felici i tifosi".
Su El Shaarawy: "Dobbiamo conoscerci ed imparare a giocare insieme. Spero che riusciremo a trasmetterci qualcosa a vicenda, io magari gli trasmetterò un po' della mia esperienza. E' veloce, gioca bene ed è decisivo. Sta crescendo e può crescere ancora per diventare un giocatore importante".
Sul livello tattico della Serie A: "Non è semplice giocare in Spagna e in Inghilterra così come non lo sarà qua. Io non ho paura, tanto più difficile è la sfida tanto più è affascinante. Sono pronto per adattarmi rapidamente, so che l'aspetto tattico è importante ma è qualcosa che non mi preoccupa. Sono certo che tutto andrà per il meglio".
Sull'arrivo in Italia di giocatori over 30: "Parlo di me stesso. Avevo bisogno di un nuovo posto dove giocare, è una grande sfida. Spero di vivere qua i miei migliori anni e una nuova giovinezza".
Sul soprannome Nino: "Per me non è un problema anche se ho quasi 30 anni. Me lo hanno chiesto anche i compagni e gli ho detto di chiamarmi come preferiscono".
Sulla decisione di lasciare il Chelsea: "Colgo l'occasione per ringraziare i miei club precedenti. Ho vissuto stagioni favolose con Chelsea e Liverpool, li voglio ringraziare. Nella mia testa però avevo bisogno di una nuova sfida, di nuove motivazioni. Avevo bisogno di sentirmi nuovamente importante. Adesso sono qua, un grande club con tifosi appassionati. Mi devo sentire felice quando gioco, segnare gol ed esser parte integrante di una squadra. Tutto è successo velocemente, era davvero quello che volevo. Arrivo in una società che deve tornare in alto e io mi sto rimettendo in gioco. Le ultime 48 ore di mercato sono state fondamentali, la Premier fa parte del passato, spero di poter dare al Milan quanto dato ai club precedenti".