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LIVE TMW - Inter, Mancini: "Cessioni dovute al fair play finanziario"

LIVE TMW - Inter, Mancini: "Cessioni dovute al fair play finanziario"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 22 agosto 2015, 16:212015
di Ivan Cardia
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15.45 - Inizia il conto alla rovescia: fra un quarto d'ora il tecnico dell'Inter, Roberto Mancini, parlerà in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l'Atalanta, prima di campionato per la formazione meneghina.

Roberto Mancini è arrivato in sala stampa, queste le sue prime parole ai microfoni di Inter Channel: "Adesso inizia il campionato, tutti aspettano con ansia perché è finita la preparazione, che è stata lunga e dura, speriamo porterà i suoi frutti".

Che partita si aspetta contro l'Atalanta?
"Sarà una partita difficile, l'Atalanta è sempre una squadra molto ostica. Dubbi? Neanche uno, già tutto chiaro. Il mercato è sempre una rottura, adesso inizia il campionato e voglio parlare di quello".

Che prospettive avete con l'inizio del campionato? Si può nominare ancora la parola scudetto?
"Difficile come domanda, quando inizia il campionato tutti partono per arrivare al massimo traguardo. Siamo coscienti delle nostre capacità, dipenderà da noi: se saremo bravi credo che in questo momento tutti possono lottare, noi siamo l'Inter e dobbiamo partire con questo obiettivo".

Le voci di mercato possono disturbare la squadra?
"Le voci le date voi giornalisti, io rispondo soltanto e il mercato è una rottura. Adesso pensiamo all'Atalanta, a voi piace parlare di giocatori, è il vostro lavoro e va bene così".

La squadra è completa?
"Sicuramente è competitiva, abbiamo lavorato molto e credo che la base sia quella giusta. Dipenderà da noi, da quello che saremo in grado di fare".

Hernanes è recuperato? In attacco chi gioca?
"Hernanes sta abbastanza bene, decideremo domani dopo l'ultimo allenamento. Davanti siamo in tre, decideremo domani, ne giocheranno due".

Si parla dell'Inter alle spalle di Juve, Roma e Milan nella griglia di partenza, sei d'accordo?
"Gli osservatori osservano e danno giudizi, c'è chi sa di calcio e chi meno, è facile. All'inizio tutti partiamo con dei sogni, non penso che qualcuno parta pensando di fare il minimo, noi come la Juve, il Milan o la Roma pensiamo di dare il massimo ma oggi siamo tutti a zero e partiamo alla pari. Il campionato si assesterà dopo 7-8 giornate, se saremo bravi e saremo nel gruppo di testa poi si vedrà".

Finiranno le disattenzioni difensive? E il mancato arrivo di Perisic ti deluderebbe?
"Non penso si possano dare le colpe ai difensori facendo dei nomi, sono giocatori che hanno fatto sempre il loro dovere e se hanno fatto errori vuol dire che tutti hanno sbagliato qualcosa. In questo momento abbiamo 4 centrali difensivi, vedremo chi giocherà perché credo che i due nuovi abbiano bisogno di giocare di più insieme per trovare sintonia, non è detto che giochino subito. Abbiamo cercato di migliorare dove possibile, per quello che sarà parlate con la dirigenza".

Chi ti ha sorpreso fra i nuovi acquisti?
"Ci sono giocatori che sono arrivati 40 giorni fa, altri 20, tutti devono ambientarsi e non è semplice. Abbiamo lavorato bene nella preparazione, mettendo una buona base che penso sia la cosa più importante, poi i giocatori devono avere il tempo necessario per ambientarsi. È difficile dire adesso quali sono i reparti che funzionano meglio e quelli che funzionano peggio, si deve lavorare sempre meglio".

Che peso hanno le amichevoli di agosto, a che punto di forma siete?
"I risultati delle partite estive non hanno una grande importanza in sé, servono per migliorare la condizione della squadra e farla arrivare abbastanza pronta alla prima giornata di campionato. È importante che i giocatori si conoscano e che lo staff tecnico capisca quali situazioni di gioco siano valide e quali no, a volte si fanno cose senza pensare al risultato perché altrimenti non servirebbero. Ad agosto vincere o perdere non conta niente, da domani ci sono in palio i tre punti e sarà importante. Come tutti, non credo che oggi siamo oltre il 60% a livello di forma".

Adesso riparte dal primo minuto, può essere questa la garanzia di successo?
"Io credo che siano i giocatori a fare la differenza, conosco abbastanza bene l'Inter da quando ho iniziato a costruire la squadra che poi ha vinto tutto. Serve tempo, sono abbastanza tranquillo per il lavoro fatto e per quello che potremo dare in campionato".

Da Kovacic a Kondogbia cambia la filosofia della squadra?
"Di filosofico penso non vi sia nulla. Pensiamo che Kondogbia possa essere uno dei migliori centrocampisti al mondo nei prossimi anni, mentre pochi giorni fa abbiamo salutato Mateo. Penso che nessuno volesse cederlo, purtroppo è successo perché bisognava rientrare in regola con il fair play finanziario".

Aveva parlato di 9 acquisti, manca qualcosa?
"Avevo detto 9 per fare una battuta, possono essere 11 o 12, sarebbe anche meglio".

Cosa è mancato a Shaqiri per restare all'Inter?
"Shaqiri purtroppo ha vissuto una situazione simile a Kovacic, è stato il primo giocatore richiesto, avevamo necessità di fare cassa e siamo stati costretti a cederlo. Ci credevamo, le esigenze hanno fatto sì che abbiamo dovuto sacrificarlo, gli auguro un grande campionato. Probabilmente aveva bisogno di più tempo, avendo cambiato campionato, purtroppo ha pesato il fair play finanziario. A centrocampo potrebbe giocare Gnoukouri o Medel, vedremo".

Cosa manca alla squadra?
"A livello di lavoro penso che siamo al 100%, quando dico che il mercato è una rottura intendo che crea problemi perché vorrei avere tutti i giocatori a disposizione".

Terzino sinistro, chi arriva e chi resta?
"Quelli in rosa sono tutti a disposizione, domani due giocheranno sicuramente".

Si è parlato di qualche dubbio sulle condizioni di Montoya.
"Ne parlano sempre i soliti osservatori, nessuno di noi ha dubbi su Montoya. Arriva da un campionato straniero e da una grandissima squadra, ha bisogno di tempo, qualcuno ha osservato male".

Medel può fare l'interno di centrocampo?
"Sì, può fare l'interno, il vertice basso del rombo o il difensore, è abbastanza eclettico".

Pensando alla cessione di Shaqiri, è mancata un po' di programmazione?
"Secondo me voi vi chiedete molte cose e a volte dovreste pensare di più. Noi avevamo investito molto in Shaqiri, se poi a luglio ci troviamo in una situazione in cui l'Inter ha bisogno di fare cassa e non ha richieste se non per Shaqiri non possiamo mica vendere le sedie di Appiano. Abbiamo perso un giocatore che in rosa ci sarebbe servito, però fare cassa è molto più importante, considerato l'accordo con l'Uefa e il fatto che fosse l'unico giocatore richiesto, per il quale abbiamo incassato gli stessi soldi che abbiamo spesa. Non è questione di programmazione: se avessimo potuto fare cassa con altri lo avremmo fatto, ma in quel momento l'unico giocatore richiesto era Shaqiri".

16.21 - È terminata la conferenza stampa di Roberto Mancini, che ha parlato della partita contro l'Atalanta ma anche e soprattutto di mercato. Grazie per averla seguita con noi!