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LIVE TMW - Inter, Thohir: "L'Inter non spende? Non è vero. Progetto di 2-3 anni"

LIVE TMW - Inter, Thohir: "L'Inter non spende? Non è vero. Progetto di 2-3 anni"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 20 ottobre 2014, 13:052014
di Alessandra Stefanelli

Al termine dell'assemblea de soci, il presidente dell'Inter Erick Thohir si è presentato in conferenza stampa:

Ci potrebbe spiegare gli argomenti del progetto sul FFP?
"Il formato del meeting oggi è inusuale, c'è stato un CdA e c'è la dirigenza. C'è stata un'assemblea degli azionisti e ognuno voleva esserci. Opportunità anche per i giornalisti di incontrare il management. Non credo di poter rispondere a tutte le domande, c'è un approccio strategico che coinvolge altri manager che potranno rispondere meglio di me. Le norme del FFP saranno introdotte per tutti i club, non voglio confrontare l'Inter con altre società che gestiamo in altri paesi ma abbiamo esperienza. Negli Usa ci sono state situazioni analoghe. Rispettiamo le normative, il FFp contiene un messaggio positivo. Fa in modo che i club non siano giocattoli in mano a pochi, è un rischio. L'immagine stessa delle città va in declino. Per me è importante perché l'Inter è un grande brand e va tutelato. Ci deve essere un piano complessivo per tuta la nazione affinché sia concorrenziale anche con l'estero. Servono 2-3 anni per fare tutto ciò, l'anno scorso buoni risultati, quest'anno vogliamo rimanere in Europa. Però vogliamo cercare di arrivare in Champions, sono convinto del progetto e della solidità del team. Molti ovviamente si chiedono il perché di alcune scelte, il nostro progetto però si spalma di 2-3 anni, poi vedremo i risultati", riporta Fcinternews.it.

La parola passa poi al Ceo Michael Bolingbroke, che analizza il problema del Fair Play Finanziario: "Il FFP è qualcosa a cui siamo favorevoli, è un'idea razionale e darà forza al calcio europeo. Come club siamo a favore, stiamo mettendo a punto un piano quinquennale che si svolgerà entro i limiti delle linee guida del FFP. Non immaginiamo un club in perdita, rimarremo fedeli alle linee guida. Abbiamo incontrato l'UEFA perché nel passato si sono accumulate perdite che hanno portato al passivo, con tanti club siamo andati a Lione per incontrare il consiglio per spiegare le nostre intenzioni. Abbiamo dovuto assicurare di essere pronti a sistemare quello che è andato storto nel passato. Ci sono norme che non permetteranno più la gestione di un club come in passato. Quello che è stato è stato, ora pensiamo al futuro. Il 7 novembre ci sarà un incontro storico, verremo sottoposti a un audit e le nostre intenzioni dovranno essere confermate dai fatti. A febbraio si deciderà sulle sanzioni ai club e noi accetteremo ogni sentenza. Noi possiamo solo prenderci la responsabilità sui programmi del futuro. Il nostro approccio consisterà nell'essere trasparenti, in modo che ogni club possa pensare di essere trattato in modo corretto. E' necessario. Vedremo cosa ci dirà chi è nella giusta posizione".

Sullo stadio: "I temi legati alle strutture sono tutti importanti per noi come la Pinetina e tutte le strutture, non solo lo stadio. In questo senso lascio la parola a Marco Fassone:

Fassone: "Lo stadio San Siro coinvolge tre entità, noi, il Milan e la città. Non possiamo fare quello che vogliamo. Il presidente ha incontrato la dottoressa Berlusconi, servirà gennaio per prendere una decisione definitiva. Dobbiamo scegliere se restare da soli, restare con il Milan, fare un nuovo stadio. Tutto richiede tempo. Investiremo con il Milan 22 milioni di euro per la prossima finale di Champions League, quindi nei prossimi mesi vedrete diversi lavori".

Su Mazzarri e sulla clausola relativa all'esonero (risponde Piero Ausilio): "Non c'è nessuna postilla, è un contratto di due stagioni sportive perché è stato prolungato di un anno quello che già c'era. Ci sono solo premi che si aggiungono al compenso fisso, quindi solo clausole positive. I successi possono essere un buon cammino in Europa League, altri più ambiziosi e altri più alla portata che possono essere l'ingresso in Champions League. La strada che vogliamo percorrere è quella che abbiamo visto ieri, abbiamo sbagliato solo due gare in stagione. Ci sono tanti giocatori che sono rientrati a preparazione completata, alcuni hanno fatto il Mondiale, altri sono rientrati infortunati come Palacio e Medel. Sono tutte cose che non vogliono essere giustificazioni, ma chi fa calcio sa che possono ritardare una squadra".

Sul Fair Play Finanziario (risponde Bolingbroke): "Sono a favore del FPF perché porta trasparenza. Noi non siamo preoccupati, abbiamo un piano quinquennale e sono sicuro che la Uefa stia affrontando il problema in maniera trasparente".

Ancora Thohir: "Sono assolutamente convinto della bontà di quello che abbiamo fatto fino a ora. I ricavi arrivano da tutti gli aspetti commerciali, c'è una gerarchia che il management dovrà realizzare. Per quanto riguarda i ricavi dallo stadio anche questo è un progetto di 3-5 anni perché noi non possiamo aspettare di essere il decimo club che annuncia uno stadio nuovo. Non possiamo restare fuori dal gioco, in Premier League i ricavi sono una realtà. Dobbiamo aumentare questo per avere disponibilità di spesa, a volte i tifosi ricordano solo quello che va storto. In questi 11 mesi da quando siamo arrivati noi abbiamo fatto proprio questo: abbiamo cambiato tante cose, fatto arrivare fin da gennaio giocatori nuovi, facendo con Hernanes una delle spese più grossa della Serie A. Abbiamo speso soldi, è sotto gli occhi di tutti. La gente si ricorda solo dei prestiti. Siamo arrivati all'età media che volevamo ed è importante rispettare il FFP. Sono molto soddisfatto del lavoro fatto, il FPF è un problema che riguarda tutti i club italiani che nei prossimi anni dovranno fare i conti con questo. Noi spendiamo, ma dobbiamo stare attenti ai nostri target di equilibrio. Quel che Piero (AUsilio, ndr) ha già spiegato è importante: siamo riusciti a equilibrare la composizione della squadra, compensando le assenze di Nagatomo e Jonathan. Ieri sera ci sono state delle interviste allo stadio e ho parlato proprio della differenza tra perdenti e vincenti, è un momento difficile della stagione ma sono passate solo 7 giornate e io sono convinto del buon lavoro del management e della squadra. Alla fine i risultati si vediamo. Bisogna sempre cercare di capire dove si è sbagliato, lasciarci alle spalle questo momento e risalire la classifica. Deve cambiare qualcosa anche a livello di Lega, abbiamo visto molti cambiamenti in Serie A. Siamo di fronte a un periodo di transizione che noi come Inter dovremo affrontare lavorando sodo e collaborando con tutta la Lega: la Serie A non può diventare il nono campionato al mondo. Quindi spendiamo, spenderemo, ma ciò che conta è il risultato nel lungo termine e io sono assolutamente convinto che ci sarà".

Sul bilancio (risponde Williamson): "Il bilancio vale solo per Fc Inter, in quanto società a se stante. Noi abbiamo anche altre società tra cui Inter Media Communications, il risultato totale è ancora negativo, ma Fc Inter con il rifinanziamento ha avuto una plus valenza. È un surplus non monetizzato".

Sui manager stranieri e la poca fiducia verso quelli italiani: (Risponde Thohir) "La squadra si chiama internazionale - ha detto -, anche ieri in Primavera c'erano 8 giocatori non italiani, la storia del club va in questo senso. La cosa più importante è come noi andiamo a fare le cose e vale anche per il management: dobbiamo essere concorrenziali, il calcio non è solo un settore sportivo ma ha anche degli aspetti importanti fuori dal campo. Non si deve pensare solo al calcio. Mia figlia ad esempio studia, sente la musica, parla in chat con le amiche sul laptop, in futuro bisogna andare verso una comunicazione ancora più digitale. Bisogna portare in azienda persone con esperienza, ho portato persone con grande esperienza e con le qualità che ci servivano, con un background importante per le nostre strategie. Non dobbiamo raggiungere solo i fan italiani, ma anche quelli che probabilmente a Milano non verranno mai. Ci saranno persone che verranno da fuori, ma noi dobbiamo pensare anche a creare dei canali per tenere appassionati quelli che sono fuori. Non dobbiamo avere pregiudizi. Noi siamo convinti che il lavoro sia buono, era importante che gli azionisti incontrassero la dirigenza e capissero il nostro progetto per il futuro.

Postilla di Boligbroke: "Noi vogliamo prendere il meglio al mondo e per questo non guardiamo alla Nazionalità, l'obiettivo è di prendere le persone migliori che si riescano a reperire compatibilmente alle nostre possibilità economiche e per la squadra è lo stesso. Abbiamo una squadra importante, composta dai migliori nel loro settore. Abbiamo Claire Lewis che arriva da Apple e si occuperà del marketing. Parla italiano, ma non è quello l'essenziale. L'essenziale è che sia la migliore nel suo ruolo perché altrimenti non c'è speranza di progredire. Nel campo come fuori dal campo, se vogliamo aver successo, devono coinvolgere il campo e il fuori campo. Dobbiamo prendere i migliori in ogni ambito".

Sulla possibilità di prendere giocatori di livello: Thohir: "Non è solo questione di marketing, quando un giocatore arriva all'Inter non basta il nome, deve qualificarsi. All'Inter le cose che servono sono gli aspetti tecnici, prendiamo decisioni in maniera collettiva guardando anche gli aspetti di marketing. Certo, non prendiamo cinesi se non sono bravi, vogliamo giocatori che siano in grado di battersi portando la maglia dell'Inter. La decisione è tecnica alla fine".
Ausilio: "È ormai qualche mese che lavoro con Thohir e posso confermare quello che ha appena spiegato. C'è l'attenzione ad alcuni mercati, ma non mi è stato mai chiesto di pensare ad aspetti che non siano prevalentemente tecnici. Vogliamo giocatori che migliorino la nostra qualità, non ci interessa se arrivi dal Sudamerica o dalla Cina. Vidic è un esempio del nostro modus operandi. Io parlo di lui perché non ci deve essere imbarazzo: è stata una grande operazione, è arrivato a costo zero un giocatore ancora integro e di grande mentalità. Dimostrerà anche all'Inter il proprio valore, è un giocatore che ha vinto 15 titoli e che ha fatto la storia del Manchester United. Sul mercato ci sono tante soluzioni di questo tipo, stiamo seguendo giocatori giovani e di talento, alcuni in scadenza, e sono convinto che tra loro troveremo i più forti. Non si può diventare più forti comprando solo giocatori da 30 milioni, ci siamo riusciti con Icardi e Kovacic e non vedo perché non ci si possa riuscire in futuro".

Sul doppio impegno: "Credo che si possa gestire. Non si può valutare dal numero dei calciatori che è quello che volevamo, avevamo deciso che volevamo una rosa da 25-26 giocatori con giovani interessanti che troveranno spazio (Bonazzoli, Puscas per essere di attualità). Bonazzoli, aggregato a tempo pieno in prima squadra, come Mbaye e Donkor potranno trovare spazio. Giovedì abbiamo la possibilità di mettere il punto sull'Europa League. È la gara più difficile, che arriva in un momento in cui non abbiamo tutta la rosa al completo e non possiamo quindi rifiatare. Io penso, però, che siamo a ottobre, non deve essere una scusa quella di giocare tante partite: abbiamo calciatori con esperienza, qualità e un congruo numero per fare bene. L'Europa League vogliamo farla seriamente, ma non credo che sia più facile entrare in Champions da lì perché la competitività da marzo arriverà. La squadra, però, è attrezzata per competere".

Su Pirelli e l'amichevole di Capodanno: Boligbroke: "Su Pirelli dirò solo che in questo giugno festeggeremo i 20 anni con questo partner e per quello che ne so io è la più lunga nella storia del calcio, è una cosa straordinaria. Per noi del club è impossibile immaginarci un mondo senza Pirelli. Tutto ha una fine, ma siamo in trattative sul da farsi. Entrambe le parti devono avere dei vantaggi, noi possiamo portarne molti a loro e lo dimostreremo con il nostro progetto".
Fassone: "L'amichevole non è confermata, ma prima del marketing vogliamo essere sicuri che si possa preparare al meglio la gara del 6 gennaio. Bisogna valutare il tutto, le date di rientro. Se tutto funzionerà la ufficializzeremo in 7-10 giorni".