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LIVE TMW - Inzaghi: "Nessun caso Cerci, al Milan l'ho voluto io"

LIVE TMW - Inzaghi: "Nessun caso Cerci, al Milan l'ho voluto io"TUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
venerdì 27 febbraio 2015, 15:352015
di Marco Conterio

Alla vigilia del match contro il Chievo Verona, parla in conferenza stampa il tecnico del Milan, Filippo Inzaghi. "Dare continuità alle prestazioni è fondamentale. Col Chievo, che va rispettato, non è semplice, ma siamo il Milan e dobbiamo vincere. Il campionato, mai come quest'anno, è equilibrato e giocare con le 'piccole' è sempre più dura. Sappiamo che la trasferta di Verona per noi non è semplice. Possiamo fare bene e portar a casa i tre punti, siamo nelle condizioni ideali".
Su Poli-De Jong-Montolivo. "Una base per far bene? Un tecnico cerca di dare continuità ad una squadra che ha fatto bene. Se stanno bene, giocano loro, ma abbiamo cambi importanti anche in panchina".
Sul Chievo. "Dovremo fare attenzione, sono ben allenati da un bravo tecnico come Maran e cambiano spesso moduli. Inoltre hanno giocatori con gamba e tecnica, ma siamo convinti che siamo pronti per fare una grande partita".
Sull'Europa. "Quel che il Milan ha fatto in Europa è inavvicinabile. Complimenti intanto alle cinque italiane che hanno fatto così bene in Europa League, è un motivo di orgoglio. Si parla sempre male del calcio italiano, ma il Torino ha fatto un'impresa con gol di Darmian, ragazzo italiano serio e che mi fa piacere faccia così bene. E' motivo per far sì che, prima possibile, il Milan torni a calcare palcoscenici che ci hanno sempre regalato soddisfazioni, sempre".
Su Cerci. "Se fosse successo quel che è stato scritto, sarebbe fuori rosa. A fine partita era dispiaciuto per essere entrato 5 minuti. Gli ho spiegato che il terzo cambio non si può fare prima, non potevo spenderlo prima. Anzi, nei minuti che è entrato ha avuto un atteggiamento positivo. Alla fine mi ha chiesto spiegazioni ma al Milan l'ho voluto io ed il problema non si pone".
Sullo schema. "Anche le squadre forti fanno fatica a fare tanti cross, io ai miei dico di essere pericolosi ma sono felice di quel che stanno facendo Destro e Pazzini. Giocando con due punte ed un trequartista, gli attaccanti devono anche allargarsi e non solo aspettare la palla in area. Per Cerci e Menez è più facile, ma sono quattro attaccanti bravi ed ogni volta è difficile sceglierne due.

E questo, nonostante tutto, mi lascia sereno e non è facile anche scegliere tra Bonaventura e Honda".
Su Paloschi. "Sono il suo primo tifoso ma per due gare all'anno siamo avversari. Quando i ragazzi hanno la sua passione, meritano i migliori traguardi".
Su Alex. "E' pronto, non so se userà la maschera. Abbiamo quattro centrali forti per due posti, non sarà facile scegliere. Mancherà comunque Rami, ma quando avremo due importanti per ruolo, potendo cambiare senza che cambi la qualità della squadra, potremo far meglio".
Su Berlusconi. "Lo sento due volte al giorno, ci è vicino e sono contento per questo".
Sul Parma. "Siamo pronti, tutti, per salvare una squadra così gloriosa e le tante persone che ci lavorano dentro".
Su Cerci, ancora. "Non c'è stato niente di grave, solo un confronto. A fine gara gli animi sono surriscaldati ma c'è stato grande rispetto tra le parti. Non è pronto? Ha giocato tante partite, adesso che si è cambiato modulo, quando devi scegliere, fai delle scelte. Però potrà coesistere anche con Menez, ma non siamo ancora nella condizione fisica per supportare un attacco del genere".
Su un Milan e su gare da Scudetto. "Dovrei fare il mago per sapere quando torneremo a giocare partite così. Noi viviamo di giornata in giornata ma si è intravisto qualcosa col Cesena, da questo possiamo ripartire. Non so dove arriveremo e quanto ci vorrà, è inutile dare delle scadenze, la cosa più importante è fare buone partite come domenica, avendo anche continuità di risultati. Poi valuteremo quando potremo tornare a lottare per lo Scudetto, ma è nel dna di questa società. Però la vita è fatta di cicli e questo è complicato, come a volte capita a club importanti, ma prima o poi il Milan tornerà ad essere protagonista, con un presidente e con una società così importanti".
Sullo schema. "Per me la cosa più importante è dare continuità ad un sistema di gioco ma le squadra non possono, per me, prescindere dai quattro dietro, dei tre in mezzo e dei tre davanti. Poi, modificarne la posizione nel reparto, è possibile, ma servono prove per capirlo".