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LIVE TMW - Pradé saluta la Samp: "Grazie alla società e ai tifosi"

LIVE TMW - Pradé saluta la Samp: "Grazie alla società e ai tifosi"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
venerdì 22 giugno 2018, 11:322018
di Andrea Piras
fonte Inviato a Bogliasco (GE)

Conferenza stampa di commiato per Daniele Pradé. L'ex Responsabile dell'Area Tecnica della Sampdoria, che dal primo luglio andrà a ricoprire lo stesso ruolo all'Udinese, ha convocato i media nella sala stampa del centro sportivo "Gloriano Mugnaini" di Bogliasco. Segui la diretta testuale su Tuttomercatoweb.com.

11.18 - Inizia la conferenza stampa.

Mi sembrava doveroso salutare voi e tutto il popolo blucerchiato. Vorrei ringraziare fortemente il presidente Ferrero da cui mi separerò dal profilo professionale ma non da quello umano. Vorrei ringraziare la società che mi ha supportato. Quando uno va via c'è sempre un po' di malinconia, lasciare la Sampdoria non è facile. Lasciare la Samp è una scelta difficile perchè quando entri a Marassi e capisci tante cose. La Gradinata Sud è incredibile, quest'anno lo stadio ci ha portato il campionato. Se noi avessimo giocato in trasferta la metà di come abbiamo giocato a Marassi, oggi saremmo stati in Europa League e staremmo pensando alla Champions. Il mio lavoro è fatto di cambiamenti, un lavoro che è fatto sulle idee, sulla fantasia e quello che mi ha proposto il presidente Pozzo è questo. E' stato un rapporto schietto anche con voi e perciò rimarremo grandi amici".

Era finito il tuo lavoro qui?
"Diciamo che sinceramente è stato un insieme di cose. Questa è una società strutturata in una certa maniera, che funziona bene ed è giusto che sia così. Io, personalmente, avevo voglia di altre cose. Non c'è un minimo contrasto".

All'Udinese più margine di manovra?
"E' come uno è abituato a fare la tua professione. Non tutte le cose sono uguali. Io mi reputo una persona che vive molto di fantasia, di estro. Mi piace anche determinare alcune scelte. Non che qui non sono riuscite a farlo ma qui era un comparto. Forse non mi sono trovato all'interno di questo ma per mia colpa. Le cose sono sempre state fatte bene. L'allenatore è una persona seria, è un professionista valido ma anche un uomo leale. Tutti i calciatori che passano sotto le sue mani migliorano e possono andare in squadre migliori. La Sampdoria dai calciatori deve essere considerato come un bel punto di arrivo e non di partenza".

C'eri all'incontro con Viviano?
"A quel punto le cose erano belle che decisa ma io sono un professionista e ho fatto il massimo. Fino all'arrivo di Sabatini ho operato per la Sampdoria e mi sembrava una cosa corretta".

Sabatini troverà qui quelle condizioni che tu non hai trovato?
"Non so come si siano parlati e non so cosa vuole Sabatini".

Che consiglio puoi dare a Sabatini?
"Non posso dare certo un consiglio ad una persona che ha più esperienza di me. Walter è una persone preparata, gli auguro il meglio e di vincere un titolo. Avrà chiesto delle rassicurazioni e gli posso augurare di avere un rapporto lungo con la Sampdoria".

Quando hai maturato questa scelta?
"Dopo il campionato".

Ti ha già chiesto Jankto Sabatini?
"Bella questa (ride ndr). Con Walter abbiamo pranzato insieme lunedì, abbiamo pranzato con Osti, il presidente e Romei. Abbiamo fatto il passaggio di consegna. Spero che il presidente riesca a recuperare il rapporto con i tifosi. Questo è un augurio che gli faccio fortemente, l'empatia fra la società e i tifosi porta punti. Le cose che si stanno facendo alla Samp sono importanti. Bogliasco è un cantiere continuo. La Sampdoria fa i fatti. I cambiamenti, le strutture e le migliorie portano vantaggi".

Rimpianti e soddisfazioni in blucerchiato?
"Il mio più grande rimpianto è non esser riuscito a porta Ilicic per varie situazioni continenti. Le soddisfazioni, posso dire che ho giocato quattro derby: tre li ho vinti e uno pareggiato".

Ritornando indietro farebbe far le visite subito a Ilicic?
"Lì era una situazione un po' particolare. Ilicic voleva certezze dopo la Fiorentina, voleva sentirsi importante. Noi avevamo altre situazioni con altri giocatori".

La mancata Europa League?
"Quello è un peccato. Avevamo fatto un gran girone di andata mentre nel ritorno non siamo stati all'altezza. Se posso dare un consiglio a Sabatini è lavorare sugli ultimi due mesi. Su questo ci lavorerà anche il mister, che è puntiglioso".

11.32 - Termina la conferenza stampa.