Ljajic-Milan. Un affare nato a tavola

Galeotta fu la cena a Milano. Daniele Pradè e Adriano Galliani, il 26 giugno, si videro a tavola, in un ristorante del centro gravitazionale del mercato italiano. "Casualità", dissero. Il caso, il fato, con sè portarono però le basi per l'affare Adem Ljajic.

Per il quale, questa mattina, alle ore 9,15, l'ad rossonero ha fatto un'offerta ufficiale alla Fiorentina. 8 milioni di euro più bonus. Andrea Della Valle, proprietario del club viola, incassa, mentre dalla sede del ritiro estivo di Moena osserva Ljajic allenarsi imbronciato coi compagni. Balla il rinnovo, tra il serbo ed i viola: il contratto scade nel 2014, il nero su bianco non è ancora arrivato. Perché Ljajic è già pronto a dire sì al Milan, perché la volontà di avere un'eventuale clausola rescissoria da 10-12 milioni di euro era già di per sè un segnale sul possibile addio del numero 22.

Ore 12,35: parla Andrea Della Valle. "L'offerta del Milan è bassa, gli otto milioni proposti sono pochi. Mi ha detto che vuole restare ma se non rinnova va sul mercato. Non voglio un caso Montolivo-bis". Dichiarazioni che, nuovamente, ribaltano la situazione, riportando la Fiorentina in una situazione di momentanea forza. Chissà se Ljajic deciderà di parlare, come ha fatto Jovetic. Chissà se quella cena, galeotta, porterà con sè un finale lieto per la Fiorentina. O per il Milan.