Lo schema Perin: papera e rinascita
Mattia Perin è stato il protagonista in negativo assoluto dell'amichevole di ieri, l'ultima in preparazione del Mondiale, tra Italia e Fluminense a Volta Redonda: per il portiere quelle di oggi sono sensazioni già provate, non familiari ma che conosce bene. Circa una stagione fa, dopo un Genoa-Fiorentina che l'avevo visto ancora autore di una serie di errori evidenti tra i quali una papera quasi surreale, le emozioni erano le stesse. Il popolo rossoblù esigeva la sua testa, ma 8 mesi dopo ha esultato vedendolo prendere l'aereo per il Brasile.
Quella di Perin e delle sue papere è una storia che certamente si ripeterà: dopo il gravissimo errore contro i viola, mister Liverani dimostrò personalità e carisma rari, confermandolo in porta a dispetto delle critiche e Mattia da in lì in poi ha disputato una stagione magnifica, da otto se non più e da esordiente o quasi in massima serie come primo portiere. Lo schema è chiaro: papera e rinascita, caduta e risalita, errore e trionfo. Il carattere è forse la qualità maggiore di Perin, ancor più dell'elasticità nel tuffo e della forza di gambe per la spinta o dell'istinto tipico dei grandi portieri. E' quel carattere che lo porterà ad una grande e lunga carriera in azzurro, dopo un primo errore.