Lotito sposta partite, ma non è questione di credibilità
Aurelio De Laurentiis ha chiesto la contemporaneità delle partite fra Juventus e Napoli, in programma oggi, e Roma-Lazio di lunedì. Di fatto Lotito ha ottenuto lo slittamento della sua gara al giorno successivo (e comunque il Napoli avrebbe giocato prima) per recuperare energie fisiche e mentali dopo la finale di Coppa Italia persa proprio dai biancocelesti. Con la Champions a due passi - o stazioni, se accomunata a un'ipotetica via crucis - gli animi sono decisamente surriscaldati. Anche per l'eliminazione del Napoli dalla Europa League per mano del Dnipro. Dopo gli strali verso Platini, ecco quelli per la Lega Calcio.
Ovviamente, ci fosse stata contemporaneità sin da subito, la Lazio non avrebbe ottenuto l'eventuale slittamento. E poi un derby alle 18 di lunedì è certamente più goloso televisivamente di una gara domenicale alle 15. Probabilmente pure per questo la Lega ha deciso per l'approvazione della richiesta.
E Malagò, da par suo, ha spiegato che questo mina la credibilità di un campionato. Ovviamente ha tralasciato il calcioscommesse, le litigate per gli arbitraggi, le partite farsa di fine stagione. La Lega vede minata la propria credibilità per uno spostamento di una gara già in programma successivamente rispetto a un'altra: con l'insinuazione che ci possa essere un biscotto fra le due squadre, fra l'altro concittadine, e mandare eventualmente in Champions entrambe.
Il Napoli, invece, ha in mano la sua qualificazione, o meno. Vincendo le prossime due partite potrà festeggiare. Un po' come con il Dnipro, insomma: cercare alibi, sempre e comunque, è un problema del nostro calcio. E in generale, dei nostri dirigenti. E questo mina la credibilità di un campionato e dei suoi interpreti molto di più di una decisione neanche troppo stravagante.