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"Luciano e James, siete stati nominati"

"Luciano e James, siete stati nominati"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 26 settembre 2016, 11:002016
di Marco Conterio

Ascoltavo con profondo interesse la lezione di giornalismo che Gianni Minà ha concesso in una bella intervista degli scorsi giorni. Spiegava di come l'intervistato non debba essere aggredito, perché quel tipo d'approccio non porta a nulla, se non al becero sensazionalismo. E' vero e sacrosanto, ma con delle eccezioni. I colleghi de La Gazzetta dello Sport hanno fatto bene ieri ad accendere il microfono e ad aprire i taccuini di fianco a Ilary Blasi. Che è conduttrice, donna di spettacolo e moglie di Francesco Totti.

E' l'alba del quarantennio del Capitano della Roma, maiuscolo per definizione, sicché festeggiarlo con la dolce metà è cosa giusta e comprensibile. Il punto è che s'è scatenato un putiferio. L'etere romano è impazzito al tuono di Ilary Blasi. "Spalletti un piccolo uomo". Salute. "Pallotta prima pensi e poi parli". Daje. La spada in un cuore ferito, quello giallorosso, già in una domenica bestiale, dove il tecnico parla di 'menti malate' e dove c'è chi sussurra di furibonde litigate nello spogliatoio. Ilary, ora coi riflettori accesi poiché conduce l'edizione 'Vip' del Grande Fratello, ha sparato le sue sentenze. Le sue nomination. Senza mezzi termini.

Da qui nasce la riflessione, se sia giusto, se sia opportuno, se questo sia il pensiero del marito o solo il suo. Se Totti ingoi rospi da una vita e sia lei a sputarli o se Ilary Blasi abbia deciso di dire la sua, visto il marito affranto e ferito. Sono parole di pancia, di cuore, d'istinto. Che è sbagliato giudicare poiché genuine e sincere. E' giusto semmai riflettere e cercare di capire se opportune. Fanno il bene di Totti? Fanno il bene della Roma? No. Affatto. Rischiano solo di uscire, tutti, dalla casa dello Scudetto...