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Marchisio sorride, Conte un po' meno. Con la Juve è rottura totale

Marchisio sorride, Conte un po' meno. Con la Juve è rottura totaleTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 28 marzo 2015, 07:002015
di Raimondo De Magistris

"E' andata molto, molto meglio del previsto". La caotica giornata di Claudio Marchisio s'è conclusa così, con un messaggio intorno alla mezzanotte scritto dallo stesso centrocampista della Juventus che ieri s'è visto crollare il mondo addosso per qualche ora. Nell'allenamento che precedeva la partenza per Sofia il centrocampista bianconero s'è reso protagonista di un infortunio banale e apparentemente grave, di un movimento errato del ginocchio che l'ha costretto a lasciare l'allenamento.
Marchisio abbandona immediatamente il campo, subito si teme il peggio e in effetti la diagnosi del medico della Nazionale dipinge un quadro catastrofico. "Lesione subtotale del legamento crociato anteriore del ginocchio destro", il responso di Enrico Castellacci. Una diagnosi che verrà ribaltata poche ore dopo presso la clinica Fornaca di Torino con esami più approfonditi, una visita di tre ore per sancire che la lesione non c'è e che il giocatore dopo qualche giorno di riposo potrà tornare ad allenarsi col resto della squadra. Solo un grande pasticcio, insomma. Dal quale Marchisio ne esce molto, molto meglio del previsto.

Cosa resta, allora, di questa caotica giornata appena trascorsa? Resta il botta e risposta tra la Juventus e Antonio Conte che ha sancito la rottura definitiva tra il club bianconero e il commissario tecnico della Nazionale. La ferita che si era aperta con la richiesta di stage s'è in poche ore trasformata in una frattura insanabile. Ad esporsi, addirittura, il presidente di Exor John Elkann: "Bisogna capire come mai in Nazionale li fanno lavorare così tanto", la prima battuta del presidente della Fiat dopo la quale non è tardata ad arrivare la risposta del ct. "Alla Juve queste domande non me le faceva", ha detto seccato Conte prima della terza - e per ora ultima - risposta di una querelle destinata a non finire qui. "Conte a Torino allenava e in Nazionale fa il selezionatore, sono lavori diversi. Se uno vuole passare come il selezionatore con maggiori infortuni...", ha detto nuovamente Elkann pochi minuti prima del responso della clinica Fornaca, quella che ha ribaltato la diagnosi alla base del duro confronto. Una polemica velenosa che ha sancito una rottura profonda tra la Juve e quello che fino alla scorsa estate era il suo condottiero.