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Mercato e riscatti: i nomi più caldi e quelli già saltati

Mercato e riscatti: i nomi più caldi e quelli già saltatiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 7 ottobre 2015, 09:002015
di Gianluigi Longari

Prestito con diritto di riscatto. Questa la formula magica che ha contraddistinto il mercato di numerose società italiane, alle prese con bilanci da tenere il più possibile intonsi per potersi permettere un futuro ai massimi livelli. Un'arma a doppio taglio, che promette di far scrivere parecchio nell'ambito del mercato che verrà. In giornata è stato il turno dell'agente del brasiliano Alex Telles, per il quale il riscatto da parte dell'Inter non è in discussione, ma in tempistiche ancora da definire. Difficile, stando alle parole del procuratore, che questo avvenga in anticipo rispetto alla prossima estate: le prestazioni dell'ex Galatasaray, in ogni caso, non lasciano spazio ad alcun dubbio. L'Inter lo farà definitivamente suo. Diverso il discorso per quanto riguarda Ljajic, le cui prestazioni al momento non giustificano né un impiego continuativo da parte del Mancio, né tantomeno la spesa da oltre 11 milioni che l'Inter dovrebbe affrontare. Per Montoya, al contrario, le porte di un ritorno senza alcun rimpianto a Barcellona sembrano spalancate.

Chi tornerà ad appartenere in via definitiva al nostro campionato, invece, è Juan Cuadrado: il colombiano vale eccome i 20 milioni che la Juve ha messo in preventivo di spendere per lui, ed il Chelsea sembra essersi rassegnato a perderlo con qualche mal di pancia annesso, vista la pessima stagione sin qui impostata dai Blues del non più infallibile Mourinho. Non si tratta di riscatto, ma di recompra, per quanto riguarda Alvaro Morata. Lo spagnolo sta frantumando ogni sorta di record con la maglia bianconera ed il Real Madrid conta di esercitare l'opzione di riacquisto del suo cartellino che vanta in estate. Alla diplomazia di Marotta spetta l'ardua impresa di riuscire a trattenerlo in maglia bianconera. Difficile che la Roma e Walter Sabatini decidano di investire gli 11 milioni promessi al Besiktas per il giovane Ucan, parente alla lontana del giocatore che prometteva di diventare ai tempi del suo acquisto stabilito da parte del club giallorosso, mentre sembra essere ben più fluida la situazione legata a Digne. A patto che gli accordi vengano rispettati, passaggio apparentemente indiscutibile, ma tutt'altro che scontato come sta imparando a proprie spese l'Inter nell'ambito dell'affare Alvarez. Sarà la Fifa a doversi pronunciare, con buona pace di Ausilio e della pioggia di milioni che il ds nerazzurro conta di poter reivenstire già a gennaio.