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Mercato, la bagarre prende il via: le prospettive delle big

Mercato, la bagarre prende il via: le prospettive delle bigTUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
venerdì 9 dicembre 2016, 07:302016
di Gianluigi Longari

Si piangerà miseria, si invocherà l’immobilismo, ma con l’incedere delle settimane ed il conseguente approssimarsi della prossima sessione di mercato, riemerge dai ricordi estivi la sempre più evidente sensazione che alla fine, chi più chi meno, tutte le componenti del nostro campionato andranno alla ricerca di qualcosa che possa consentire loro di migliorare la situazione attuale. Non farà eccezione neppure la Juventus, nonostante uno strapotere evidente nei confronti della concorrenza. L’inseguimento di Marotta e Paratici ad un centrocampista di grande livello è solo all’inizio, ed i nomi di Kessie e Witsel restano assolutamente validi per quanto complicati da portare a gennaio a Torino. Per il primo la concorrenza è folta, per il belga lo Zenit non molla neppure di fronte ad un accordo già stilato in vista di giugno quando il suo contratto con i russi sarà carta straccia.
E se si muove la Juve, immaginate la bagarre che andranno a creare le rivali dirette, nella malcelata speranza di contendere ai bianconeri quello che sarebbe il sesto titolo consecutivo: il Napoli è alle prese con il restyling del proprio reparto avanzato, con la partenza di Gabbiadini e l’accordo pressoché totale con il Genoa per Pavoletti. Ricordate le smentite piccate di un mese fa? Dimenticatele, perchè le parti sono maledettamente vicine. La Roma non lascerà nulla al caso, nemmeno la coppa d’Africa che andrà a comportare l’arrivederci invernale a Momo Salah. Con Iturbe al passo d’addio è facile immaginare la ricerca di un nuovo esterno di ruolo, magari quel Papu Gomez di cui l’Atalanta non vorrebbe proprio privarsi.

In casa Milan, rimandati i sogni di una sessione faraonica, c’è spazio per una realtà ben più concreta e molto meno accattivante: autofinanziare le operazioni con le cessioni presumibili ed indolori. Luiz Adriano, tanto per iniziare, e tendendo l’orecchio ai tanti corteggiatori di Carlos Bacca, con un Lapadula così performante, la nostalgia sarebbe scacciata piuttosto facilmente. A centrocampo occhi su Badelj, nomen omen, molto gradito a Montella ed in rotta con la Fiorentina. E poi c’è l’Inter, come farne a meno? I nerazzurri cederanno tantissimo, magari pure alla tentazione di togliersi qualche danaroso sfizio attraverso lo strapotere economico di Suning. Magari concentrandosi su giocatori di valore e di appartenenza: italiani come Criscito o Darmian, gente che insomma abbia ben chiaro il valore della maglia che andrebbe ad indossare. Forse l’aspetto chiave che è mancato in estate.