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Messi, occasione storica per pareggiare Maradona

Messi, occasione storica per pareggiare MaradonaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 10 luglio 2014, 07:152014
di Andrea Losapio

Se pensavamo che Iran-Nigeria fosse la partita più brutta degli ultimi trent'anni, è solo perché non avevamo ancora visto Olanda-Argentina. Soprattutto perché da una parte c'era una giustificazione tecnica, tra due squadre certamente non all'altezza delle aspettative mondiali. Ieri, più delle mancanze, c'era fin troppa paura di perdere, con qualche sussulto tra il novantesimo, con il fantastico recupero di Mascherano, e un paio ravvicinati nel supplementare fra Palacio e Maxi Rodriguez. Proprio nell'occasione capitata all'ex Liverpool si è visto, finalmente, uno spunto di Messi, altrimenti ectoplasmatico in un match che l'ha visto costantemente raddoppiato (se non triplicato) e soffrire l'assenza di un'altra fonte di gioco che potesse essere qualitativamente vicina: Aguero, pur entrando, non ha la condizione ancora per fare la differenza come in Premier, l'assenza di Di Maria è troppo importante. Certo, bisogna ancora capire perché Tevez sia a casa a guardare il televisore con Lavezzi e Palacio sul campo da gioco.
Ecco, Messi: inutile dire che per grande parte è stato lui a trascinare l'Argentina in questo Mondiale. Non l'ha fatto come Maradona nel 1986, probabilmente.

O come Kempes nel 1978. Però i quattro gol nel girone, oppure la percussione all'ultimo minuto con il gol di Di Maria all'ultimo minuto rappresentano la differenza fra l'andare a casa oppure essere qui a parlare di storia. Il calcio è più livellato (verso l'alto, soprattutto per i ritmi che difficilmente fanno emergere i valori tecnici) dei mondiali degli anni settanta e ottanta (e pure novanta). Anche perché se dovesse decidere la finale sarebbe molto meglio di Zinedine Zidane nel 1998, di Ronaldo nel 2002 (che oltre a lui poteva puntare su uno squadrone), sull'Iniesta 2010 che segnò sì in finale ma poi vedeva una squadra scandalosamente forte con il suo tiki taka rivoluzionario. Insomma, Messi in finale ha l'occasione, storica, di pareggiare Maradona. Nonostante una partita orrenda contro l'Olanda.