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Mihajlovic: "Col Milan una cena piacevole, ma non c'è nulla di ufficiale"

Mihajlovic: "Col Milan una cena piacevole, ma non c'è nulla di ufficiale"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 4 giugno 2015, 20:202015
di Alessandra Stefanelli

Sinisa Mihajlovic è intervenuto ai microfoni di Sky Sport a margine dell'evento di Amalfi: "La Samp? Il nostro obiettivo era arrivare nella parte sinistra della classifica, siamo arrivati settimi e in Europa, anche se non dalla porta principale. Il merito è di tutto il mio staff. Se mi aspettavo di finire a cena con Berlusconi? All'inizio dell'anno no - ha ammesso -. La nostra è stata una cena informale, piacevole, ci siamo parlati, conosciuti e basta. Se ci siamo piaciuti? Non c'era bisogno di piacersi, ho sempre portato rispetto anche quando ero dall'altra parte. Abbiamo mangiato bene e bevuto ancora meglio, nient'altro. Se mi sento pronto? Mi sentivo pronto anche l'anno scorso e due anni fa, io mi sento sempre pronto".

Anni fa disse che non avrebbe mai allenato il Milan: "Le persone cambiano. Quando ero giovane andavo a sottrazione, andavo a dividere il noi dagli altri, avevo bisogno dei nemici perché era quello che mi stimolava. Ho imparato tanto, ho capito tante cose e ora punto ad accumulare esperienze. È facile essere amati da una squadra dove hai giocato, è una sfida invece convincere gli scettici. Poi non so cosa succederà, ma ora non ho bisogno di nemici. Ho cambiato modo di pensare e di ragionare, a 50 anni è normale".

Sulle voci emerse durante la sua esperienza alla Samp: "Una cosa è dire che interesso a una squadra, un'altra è dire che ho firmato. Mi hanno mancato di rispetto, sicuramente c'erano stati dei contatti, ma io non avevo mai firmato per il Napoli. Non so se sarò io l'allenatore del Milan, non dipende solo da me. Se fosse dipeso da me avrei allenato il Milan o un'altra big anche dieci anni fa. Questa domanda va fatta ai dirigenti".

Sulla crisi del Milan degli ultimi anni: "Parlerei in generale di tutte le squadre. Il livello si è abbassato molto. C'è differenza tra oggi e quando giocavo io, non si può parlare solo del Milan perché è tutto il calcio che si sta livellando verso il basso. Bisogna cercare di fare meglio, ma non parlerei solo di una squadra. Milan italiano? Se sarò allenatore del Milan ti potrò rispondere, ora non ho la palla di vetro".