Milan, con Bacca e Luiz Adriano attacco super e affollato

Alla conferenza stampa di presentazione, Sinisa Mihajlovic si ritroverà due regali di grande spessore: Carlos Bacca e Luiz Adriano. Affari chiusi nella giornata di ieri in risposta alla beffa subita per Jackson Martinez. Da una parte Bacca, 49 reti in due anni di Siviglia e due Europa League da assoluto protagonista; dall'altra il miglior marcatore della storia dello Shakhtar, dove vi era arrivato ragazzino ed è stato plasmato a immagine e somiglianza da Mircea Lucescu. Entrambi arrivano all'apice della maturità, per entrambi il posto da titolare (sogno Ibrahimovic permettendo) sembra dovuto.

E questo apre un nuovo capitolo: quale destino per Menez, El Shaarawy, Niang, Matri, Honda, Cerci, Verdi, Suso e Mastour? Paradossi del calcio, a Menez potrebbero non essere bastati i 16 gol nella passata stagione per mantenere il posto da titolare. E anche come trequartista, vista la presenza di Bertolacci e Bonaventura, lo scenario sarebbe poco praticabile. Il francese non è in vendita, ma se qualcuno si presentasse con un'offerta interessante lo scenario potrebbe cambiare.

Allo stato attuale chi potrebbe partire davvero è Stephan El Shaarawy. I primi segnali sono stati lanciati nelle scorse settimane dal fratello-agente. Il rischio di una stagione in panchina nell'anno che porta agli Europei suggerisce di prendere in considerazione l'addio.

Matri e Niang potrebbero essere le prime alternative alla coppia d'attacco sudamericana, col francese fresco di rinnovo di contratto e l'ex Juve che cerca una seconda chance dopo il flop del 2013. Honda non rischia, farà da alternativa a Bonaventura. Punto interrogativo per Alessio Cerci: può essere utile come esterno nel 4-3-3 e come seconda punta, sempre che non si presenti qualcuno con un'offerta.

Infine i giovani: Suso rischia di salutare dopo sei mesi, Verdi chiede di restare ma il rischio di sei mesi senza giocare è grosso. Infine Mastour: ha già esordito con la nazionale maggiore del Marocco, al Milan aspetta da due anni. E con la concorrenza attuale il rischio di rimandare ancora.