Milan-El Shaarawy, titoli di coda e rimpianti rossoneri
Neanche il tempo di gioire per il suo ritorno al gol che su Stephan El Shaarawy si aprono prospettive lontano da Milano. Ad ammetterlo il fratello-agente, che lo vorrebbe all'estero, magari in Inghilterra. Parole che fanno trasparire la sensazione di un ciclo finito, a prescindere da quello che sarà l'allenatore e dalla squadra che verrà costruita. E' stata un'annata tribolata, la seconda consecutiva per un ragazzo che da settembre a dicembre 2012 stava reggendo in piedi quasi da solo il Milan. Le troppe luci dei riflettori e l'arrivo di Balotelli hanno bloccato il salto definitivo, gli infortuni hanno fatto il resto.
23 presenze in due anni, tre gol. Un campionato straniero per ridargli la tranquillità, per giocare con meno pressione: questo è il messaggio lanciato. Una cosa è certa: il Milan non incasserà mai quanto avrebbe potuto fare due stagioni fa, con il Faraone trattato dal Monaco insieme a Boateng. All'epoca per i due si poteva arrivare persino a 60 milioni: fantascienza, a due anni di distanza e ripensando anche al ghanese, oggi svincolato.