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Milan, Essien: "Inzaghi ricorda Ancelotti. Puntiamo a tornare in Champions"

Milan, Essien: "Inzaghi ricorda Ancelotti. Puntiamo a tornare in Champions"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
mercoledì 15 ottobre 2014, 11:332014
di Gaetano Mocciaro

Michael Essien, che domenica dovrebbe essere titolare contro il Verona al posto dello squalificato de Jong, ha rilasciato una bella intervista a SkySport, nella quale ha affrontato diversi temi:

Sull'ebola: "Domenica sera ero tranquillo a casa, mi ha chiamato il dottor Tavana per dirmi che c'era in giro questa news, ma io gli ho detto che non era assolutamente vera. All'inizio ho sorriso, ma poi non è stato più così perché su una cosa del genere non si scherza. Ho parlato con i miei legali per capire cosa si può fare, non si possono inventare certe notizie. Io non ho l'ebola".

Su Balotelli: "Mario è una brava persona, siamo grandi amici, ci conoscevamo già prima di incontrarci qui. Lui poi ha lasciato il Milan, ma sono sicuro che avrà un grande futuro. Deve lavorare ancora tanto per migliorare, ma ha tutte le qualità per essere un top-player".

Su Inzaghi: "Mi piace molto come allenatore, è una persona che ci fa anche divertire e ci fa andare in campo liberi di esprimerci. Anche per questo stiamo dando il nostro meglio. Ho avuto tanti allenatori nella mia carriera e forse Inzaghi mi ricorda un po' Ancelotti, che mi ha allenato al Chelsea: anche lui ci lasciava liberi di esprimerci in campo ed è proprio quello che sta facendo Pippo. Credo che sia la cosa giusta da fare".

Sulla stagione del Milan: "Penso che la scorsa stagione sia stata difficile per noi, ora però è tutto diverso e le cose vanno decisamente meglio. Dobbiamo riportare in alto il Milan, il nostro obiettivo è arrivare tre le prime tre, lotteremo per raggiungere questo traguardo".

Sul suo momento: "Come tutti, mi piacerebbe partire dall'inizio in tutte le partite. Non so se a Verona sarò titolare, ma io sono sempre pronto e disponibile. Accetto serenamente tutte le decisioni dell'allenatore".

Su Menez: "Menez mi ha sorpreso, lo conosco da quando giocava in Francia, poi l'ho seguito alla Roma e al PSG. Jeremy può crescere ancora molto, è davvero un top player".