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Milan, Inzaghi: "Ancelotti? Normale che la società si guardi attorno"

Milan, Inzaghi: "Ancelotti? Normale che la società si guardi attorno"TUTTO mercato WEB
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
domenica 24 maggio 2015, 23:462015
di Antonio Vitiello

Filippo Inzaghi è stato intervistato ai microfoni di Mediaset Premium. Ecco quanto dichiarato dal tecnico rossonero.

Stagione maledetta, espulso dalla panchina: "Ho semplicemente detto all'arbitro 'basta'.'Era fuorigioco sull'inizio dell'azione dell'espulsione di Zaccardo, quindi mi dispiaceva. Siamo in un buon momento. El Shaarawy non l'abbiamo avuto per 6-7 mesi. Dobbiamo proseguire su questa strada. A Sassuolo fossimo rimasti in 11 avremmo probabilmente vinto. E' la dimostrazione che abbiamo carattere e che c'è una buona base di giocatori".

Sulle voci: "Io sono l'allenatore del Milan. Ho un contratto. So e sapevo già a inizio stagione che per tornare grandi ci vuole un po' di tempo. Dispiace perchè il campionato è finito. Dobbiamo guardare avanti e cercare di finire bene a Bergamo".

Su Ancelotti: "Ha fatto la storia del Milan. Di cosa stiamo parlando? A Madrid si pensa a sostituire un allenatore che ha vinto la decima l'anno scorso. Io penso che la gratificazione più bella sia vedere di avere la squadra in mano perchè si vede da come hanno giocato queste ultime partite".

Sui rimpianti: "Sono per i giocatori che non abbiamo avuto. Non si può guardare dietro: El Shaarawy, Montolivo, De Sciglio, Abate, lo stesso van Ginkel ha avuto due infortuni quando stava trovando continuità. Ho sempre lavorato dando tutto me stesso. Spero mi sia data la possibilità di continuare a inculcare questa cultura del lavoro che secondo me sta entrando pian piano nelle vene"

Sul proprio futuro: "Io adesso devo pensare alla partita di Bergamo. Spero di finire bene con il Milan. Se la società riterrà sia giusto parlarmi, io sono pronto. Ho le idee chiare, direi che è una cosa importante. Io vedo che ci sono delle fondamenta importanti, per cui penso che non sia così nero come si dice. Ci vuole tanto lavoro, ma penso si possa tornare presto ai livelli che meritiamo. E' un po' che stiamo facendo male, da qualche anno anche con altri allenatori. Non pensavo di avere la bacchetta magica, speravo ci mettessi un po' meno tempo".

Sui propri errori: "Io penso che anche dopo 20 anni che un allenatore allena avrà sempre qualcosa da rimproverarsi. Però quando si prendono le decisioni si è convinti di quello che si è deciso. Anche questa sera, avevamo preparato Poli La squadra ha vinto perchè ha avuto il merito di prepararla al meglio."

Su Pazzini: "Durante l'anno abbiamo avuto altri grandi attaccanti come Torres, Destro, Menez che quando ha fatto il centravanti ha segnato 10 gol. Pazzini son contento per lui, anche perchè ha fatto il capitano alla sua ultima partita a San Siro. Son contento per i suoi 100 gol e gli faccio i miei complimenti".

Se il Milan è più squadra senza Menez: "Anche con Menez siamo stati squadri. Io non posso guardare queste cose e la squadra questa sera ha fatto bene anche senza di lui".

Su cosa è successo dopo il ritiro di Dubai: "Quando perdi 16 giocatori nel giro di una settimana poi diventa difficile dare certezze perchè non si ha continuità. Se ci fosse stato, o anche se fosse stato in panchina avrebbe aiutato. Così come è difficile sostituire Montolivo. Questo è stato il mio grande rammarico. Adesso ci siamo messi a marciare come abbiamo fatto prima. Se non fossimo rimasti in inferiorità numerica a Napoli e a Sassuolo immeritatamente sarebbe andata diversamente"

Se ha sentito Berlusconi: "Non ho ancora acceso il telefono, lo sentirò"

Se lo preoccupano i viaggi di Galliani a Madrid: "Non mi meraviglio che si possano guardare in giro. A Madrid comunque ci sono due squadre, ci sono tanti giocatori interessanti e uno in prestito con l'Atletico".