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Milan, Mihajlovic si fida solo dei "soliti noti"

Milan, Mihajlovic si fida solo dei "soliti noti"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 14 febbraio 2016, 08:152016
di Antonio Vitiello

Quanto è lunga la rosa di Sinisa Mihajlovic? Domanda apparentemente semplice, basterebbe aprire il sito ufficiale del Milan e controllare i 27 elementi che la compongono, ma quanti realmente vengono sfruttati dall'allenatore? Un quesito che sorge spontaneo quando il Milan addirittura è costretto a recuperare fino all'ultimo istante un giocatore come Niang, invece che puntare su Mario Balotelli o Luiz Adriano. La testimonianza di quanta poca fiducia c'è nei confronti del resto del gruppo al di fuori dei "soliti noti".

Da un lato l'allenatore dimostra di avere in mente un 11 iniziale tipo, con l'innesto a gara in corsa di 3-4 elementi che ruotano intorno, ma gli altri dieci giocatori della rosa sono quasi inesistenti, vengono chiamati raramente in causa e non hanno nemmeno la funzione di far rifiatare i titolari. Mihajlovic ha preferito tirare al massimo il suo gruppo di titolarissimi con il rischio di incappare in infortuni muscolari invece che mescolare le carte, questo perché i subentranti non danno le stesse garanzie. Sinonimo di squadra poco competitiva se escludiamo quel lotto di 13-14 giocatori su cui si basa il tecnico serbo.

Oggi con il Genoa dovrebbero giocare nuovamente Bonaventura e Niang perché a Milanello hanno fatto di tutto per rimetterli in piedi. Ma la si può leggere anche in un altro modo, Mihajlovic si fida solo di un determinato gruppo di giocatori e punta su di loro anche se non al top della forma, pur di non cambiare il suo 11 ideale e ricorrere alle riserve.