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Milan, soldi e nomi in cambio di tempo. I cinesi pronti a negoziare il rinvio

Milan, soldi e nomi in cambio di tempo. I cinesi pronti a negoziare il rinvioTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 28 novembre 2016, 09:032016
di Tommaso Bonan

Dopo 14 giornate, il secondo posto a -4 dalla Juve, nove vittorie stagionali, la squadra più giovane degli ultimi 30 anni, si può dire che il Milan non è un bluff. Per dire altrettanto della cordata di imprenditori cinesi che vogliono acquistare il club - sottolinea il Corriere della Sera - bisognerà aspettare. La data da segnarsi è il 2 dicembre, quando era stata fissata la prima convocazione dell'assemblea dei soci: per quel giorno, se non saranno arrivate le autorizzazioni dalla Cina per l'esportazione di capitali, il consorzio Sino Europe chiederà una proroga al closing del 13 dicembre. L'ipotesi, che è diventata la più verosimile, ne scarta automaticamente un'altra: ovvero che Berlusconi ascolti le indicazioni del cuore, il 13 intaschi i 100 milioni di caparra e si tenga il club. Per ottenere il rinvio i cinesi dovranno fornire garanzie. Magari proprio il 2 dicembre, faranno vedere a Fininvest che i soldi ci sono: a ora sono su conti correnti diversi potrebbero finire in un unico «contenitore».

Contestualmente, saranno anche svelati gli investitori. Pare - si legge - che fin qui siano stati mantenuti segreti perché si temeva che, rivelandoli prima di avere le autorizzazioni in mano, avrebbero potuto essere «contattati» da cordate alternative e in guerra con Sino Europe. Con garanzie simili, la proroga non sarà un problema, ma non sarà gratis: sarà versata un'altra cifra, da scontare dal totale, ma a fondo perduto. Se non si dovesse chiudere l'operazione sarà incassata da Fininvest, come i precedenti 100 milioni.