Minimo sindacale e 2-0: l'Italia supera l'Albania

L'Italia è quella della vigilia, con il dualismo Barzagli-Romagnoli risolto in favore dello juventino, mentre i restanti dieci sono gli annunciati, con Buffon tra i pali, difesa completata da Zappacosta, Bonucci e De Sciglio. Verratti e De Rossi come Scilla e Cariddi, davanti alla difesa, mentre davanti il poker Candreva, Belotti, Immobile, Insigne. L'Albania risponde con Strakosha in porta, difesa a cinque con Hysaj e Agolli tornanti, Veselj-Kukeli-Ajeti in mezzo alla difesa. Lila e Cikalleshi esterni di centrocampo, Memushaj e Basha in mezzo, davanti il solo Roshi.

Il primo brivido è di marca albanese, dopo 120 secondi, con Roshi che entra in area da sinistra e va a concludere con un diagonale che Buffon può solo soffiare verso il fondo. L'inizio è della squadra di De Biasi, con il numero 21 che conclude ancora una volta verso la porta, stavolta molto meno pericolosamente. La fortuna è però con la squadra di Ventura, se è vero che alla prima occasione l'Italia passa: punizione dalla distanza con palla che taglia l'area, mentre Basha taglia la corsa di Belotti. Sgambetto e rigore solare che De Rossi, con freddezza, manda in buca d'angolo. 1-0 all'ottavo.

Da segnalare due episodi non proprio edificanti. Il primo è rappresentato dal lancio, nel momento del calcio di rigore, di fumogeni dal settore albanese, oltre a petardi e vari altri oggetti. Poi l'ormai consueto - e irritante - insulto a ogni rilancio dal fondo del portiere albanese, Strakosha, urlato dalla curva. Non una bella immagine per il calcio italiano, in una cornice comunque stupenda di oltre 33 mila persone, con buona parte di origine albanese. L'Italia non gioca male, aumentando i giri e prendendo calcioni dai difensori avversari, non certo avari di interventi in ritardo. Belotti e Immobile si muovono bene, Zappacosta offensivamente dà più di qualche grattacapo ma lascia anche campo a Roshi, un paio di volte molto pericoloso in zona Buffon. De Rossi e Belotti potrebbero rimpinguare il punteggio, ma il primo tempo termina 1-0, meritatamente.

La seconda frazione riparte con l'Italia che cerca la seconda rete, mentre l'Albania va a fiammate. Soprattutto sugli spalti, con i fumogeni che ripartono a volare verso il campo e non solo: uno finisce anche nella tribuna vicina ai supporter balcanici. Poi il continuo utilizzo di petardi impone l'arbitro a sospendere la partita al minuto cinquantotto, con il gioco che potrebbe anche non riprendere in caso di continue intemperanze. La diplomazia invece fa il suo corso e il match ritorna alla normalità dopo una decina di minuti: si fa per dire, perché il clima è abbastanza surreale, con un silenzio che non si era visto almeno fino a questo momento.

L'Italia riprende le operazioni, con Candreva sugli scudi in due occasioni: prima un tiro che Strakosha blocca in due tempi - era un tracciante partito da distanza siderale - poi con un grosso errore della difesa albanese che, su un taglio, dello stesso interista, si addormenta. Bravo ancora il portiere a metterci una pezza. È il preludio al raddoppio dell'Italia: Zappacosta spedisce un fendente molto teso sul secondo palo, con Belotti in fuorigioco. Il suggerimento però scavalca la testa del bergamasco e finisce su quella di Immobile che coglie in controtempo il compagno di club Strakosha e manda il pallone a baciare il palo lontano prima di adagiarsi in rete.

ITALIA-ALBANIA 2-0

Marcatori: 12' De Rossi, 71' Immobile.

Italia (4-2-4)
Buffon; Zappacosta, Barzagli, Bonucci, De Sciglio; Verratti, De Rossi; Candreva, Belotti, Immobile, Insigne.

Albania (5-4-1)
Strakosha; Hysaj, Veseli, Ajeti, Kukeli, Agolli; Lila (dal 69' Sadiku), Memushaj, Basha (dal 88' Latifi), Roshi (dal 78' Grezda); Çikalleshi.

Ammoniti: Memushaj, Agolli.