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Mondiale a novembre, campionato a giugno e Champions a luglio

Mondiale a novembre, campionato a giugno e Champions a luglioTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 25 settembre 2015, 17:002015
di Andrea Losapio

La notizia non è facile da digerire, seppur fosse nell'aria. Perché il Mondiale 2022 in Qatar è entrato sin da subito nell'occhio del ciclone, soprattutto considerando le condizioni climatiche nei paesi arabi tra giugno e luglio, con la possibilità di studiare stadi multitecnologici che ricreassero un piccolo microclima interno per permettere agli atleti di non morire disidratati durante le ore di solleone. Scherzi a parte, anche se i mondiali statunitensi hanno agito da precedente pericoloso causa umidità, la notizia è che in Qatar si giocherà dal 22 novembre al 21 dicembre.
Ci sono sette anni di organizzazione dietro, con la possibilità che i campionati nazionali e la Champions si svolgano in modo regolare. Però è incredibile come una consuetudine venga rotta dopo 98 - i primi nel 1930 - di Mondiali. Quando verrà iniziato il campionato, considerando che fra luglio e agosto le temperature sono quasi impossibili? E quante gare in meno dovranno essere giocate per garantire un po' di spazio? Insomma, la Champions quando vedrà il suo atto conclusivo se non il 30 giugno? Forse fino ai primi del mese l'aria potrà essere frizzante.

Certo è che il Mondiale, per chi lo segue con trepidazione, è un evento tipicamente estivo per il nostro continente. Per trovarsi e bere una birra - due - e seguire la propria squadra. Esula dal torneo, come può essere la Champions, e smuove le coscienze pure di chi, il calcio, solitamente lo guarda con distacco (per usare un eufemismo). Chissà quali sono le ragioni dietro questa scelta rivoluzionaria. E, soprattutto, perché è stato scelto un paese senza cultura calcistica, senza alcuna infrastruttura, che non sia quello di aprire nuovi mercati.