Morata e Llorente, fra chi è stato scartato e chi scippato

Alvaro Morata e Fernando Llorente sentiranno particolarmente la sfida contro il Real Madrid. Non solo perché uno è castillano e figlio del Real, mentre l'altro è basco e - almeno nelle intenzioni - guarda la Spagna come un abuso di potere. Anche perché entrambi, in modi diversi, sono stati influenzati dalla Casa Blanca.
Prima c'è il caso di Alvaro Morata, anni ventidue - quasi ventitré, il prossimo ottobre - che lo scorso giugno ha cambiato città e squadra per potere, finalmente, giocarsi una maglia da titolare. Perché Benzema, a Madrid, è praticamente un'istituzione. Poi, nella sfida fra canterani, c'è pure Jesé Rodriguez che può dar fastidio.

Andato via lui è arrivato Chicharito Hernandez, che il suo gol l'ha fatto buttandola dentro a pochi minuti dal termine della sfida con l'Atletico. Insomma, Morata è stato scartato dal Real Madrid perché gli preferiva altri centravanti - non può essere del tutto uno sbaglio - ma con la possibilità della "recompra", fra un anno - o due -, per una cifra superiore ai 30 milioni di euro.
Poi c'è Fernando Llorente, che - forse per non fare un torto al suo Athletic di Bilbao - ha deciso di essere scippato dalla Juventus, per un'ulteriore esperienza di vita. Due anni finora, il primo buono, il secondo un bel po' meno, con la possibilità di finire sul mercato a giugno, proprio in direzione Liga. Lì gli estimatori continuano a non mancare, nonostante prima ci sia una bella sfida contro il Real. Morata e Llorente si giocheranno una maglia, con il primo nettamente favorito: anche se il Rey Leon, un anno e spiccioli fa, riscattò un inizio in chiaroscuro con la maglia della Juventus, segnando proprio al Real Madrid.