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Mou, Simeone, Ancelotti e Guardiola. L'Italia del passato non c'è più

Mou, Simeone, Ancelotti e Guardiola. L'Italia del passato non c'è piùTUTTO mercato WEB
© foto di Cebolla/Alfaqui/Image Sport
giovedì 10 aprile 2014, 11:162014
di Marco Conterio

L'Italia che fu. C'è il sapore dei romantici, nelle semifinali Champions. C'è quell'aroma di passato di chi si specchia in una foto antica, senza notare le rughe di un presente amaro. Josè Mourinho, Carlo Ancelotti, Diego Pablo Simeone. Pure Pep Guardiola, che nel Belpaese ha studiato da allenatore con le scarpette ai piedi, passeggiando con sapienti movimenti e tocchi nel centrocampo di Roma e Brescia. Cinque anni fa Milano godeva nel derby con lo Special One e con Sor Carletto. Era un'Italia diversa, era un'Italia più ricca. Era un'Italia che guardava l'Europa con la consapevolezza di chi era più forte, certo, sicuro. Lì, però, è mancato il passo in avanti: mentre le altre correvano, lei era lì, ad osservare la sua bellezza in uno specchio titolato ma da allora sino ad oggi povero, scarno, vuoto. Simeone arrivò qui da allenatore imberbe, Catania lo scoprì per poi lasciarlo andare.

Ha saputo risollevare un Atletico Madrid alla deriva e portarlo nell'Olimpo d'Europa, sfidando e battendo gli Dei terreni con la maglia blaugrana. L'Italia, invece, s'impantana sulle nevi turche, sorride pescando Simeone ed abbocca all'amo di una squadra latina, con l'anima italiana, difensiva, catenacciara, filosofia che il Cholo ha strappato alla Serie A e con cui ha vestito al meglio i suoi. Mourinho e Ancelotti, scambiatisi dopo anni le rispettive panchine di Chelsea e Real Madrid, conquistano col sudore e con piglio altrettanto tricolore, le semifinali Champions. E l'Italia è lì. Ad osservare ed a guardare un passato luminoso, romantico, bellissimo. Da spettatrice. Perché le altre corrono verso il trono d'Europa. E lei è ferma, inerme. Depredata dalla crema dei tecnici d'Europa del suo meglio, delle sue idee e delle sue filosofie, riadattate ad una nuova epoca della quale il Belpaese non fa più parte.