Moyes e gli undici anni all'Everton. E solo due tra United e Sociedad
David Moyes è stato scelto dal Manchester United, e da sir Alex Ferguson in particolare, per continuare una tradizione durata oltre un Giubileo. I ventisette anni di reggenza ben si sposavano con i tredici - and counting, perché sarebbero continuati senza problemi - di Moyes all'Everton, secondo nella speciale classifica degli allenatori più longevi in circolazione. L'addio ai Toffees non ha portato grossi problemi sulla sponda blu di Liverpool, un bel po' di più allo United: i Red Devils non sono riusciti a entrare nelle prime quattro, registrando una perdita di fatturato record, pur avendo introiti altissimi. Così la scelta di esonerarlo, da parte dello United, è maturata dopo l'eliminazione in Champions League. Perché, pur non essendo un pandemonio di otto settimane, il Manchester non poteva assolutamente permettersi un'altra stagione non ad altissimo livello.
L'anno passato, poi, è stato il turno della Real Sociedad, presa a novembre per risollevarla dopo un inizio così così.
Una stagione dopo le vittorie sono dodici, ma solamente due nelle ultime tredici partite. Così la decisione di esonerarlo è arrivata senza grossi patemi d'animo: ora potrà tornare in Inghilterra, con molte possibilità per una panchina. Quella dello Swansea pare vicina al liberarsi, così come quella del Chelsea. Forse. In ogni caso Moyes sembra aver perso il tocco magico. Oppure, più semplicemente, pure l'Everton è più semplice da guidare.