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Muntari-Kuzmanovic, la doppia faccia di una Milano che tenta di cambiare

Muntari-Kuzmanovic, la doppia faccia di una Milano che tenta di cambiareTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 1 luglio 2015, 13:302015
di Andrea Losapio

In un giorno Milano si è svegliata diversa. Perché due fra i giocatori più bersagliati dalle tifoserie sono salpati per altri lidi. Uno è Sulley Muntari, una vita sotto la Madonnina fra Inter e Milan: i tifosi nerazzurri, pur avendo vinto un Triplete con lui in rosa, non lo hanno davvero mai amato. Certo, si può eccepire che in parecchi, nell'era di Moratti, siano stati fischiati dopo i primi due appoggi sbagliati. Ma per il ghanese la questione è stata diversa, pur vincendo parecchio. Al Milan è diventato capitano - ricevendo strali pure da esponenti politici - per un breve periodo di tempo. Ieri, in un'opera di rinnovamento della rosa, il suo contratto è stato rescisso, con ringraziamenti (diversamente da quanto successo con i tecnici, da Inzaghi a Seedorf).


Invece Zvradko Kuzmanovic, quando era arrivato a Firenze, sembrava una delle tante promesse pronte a esplodere in breve periodo. Corsa, geometria e una discreta fucilata dalla distanza. Dopo qualche problema - eufemismo - in viola, l'esperienza in Germania e il ritorno in Italia, proprio all'Inter. Peccato che, abituati a Thiago Motta (cui condivide la lentezza), i tifosi meneghini lo abbiano preso di mira abbastanza rapidamente. E quando il pubblico appioppa una etichetta, pur con buone prestazioni, difficilmente si leva. Figurarsi quando le prove sono tutt'altro che ottime: Kuz lascia, con una plusvalenza, in direzione Basilea. Certo, i due milioni incassati non fanno che un diciannovesimo di quanto pagato Kondogbia, ma è pur sempre un inizio di rivoluzione, in attesa di riuscire a sfoltire il resto.