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Napoli, De La: "Ho pensato a Klopp e Miha, poi Sarri mi ha conquistato"

Napoli, De La: "Ho pensato a Klopp e Miha, poi Sarri mi ha conquistato"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 6 ottobre 2015, 00:062015
di Ivan Cardia

La scelta di Maurizio Sarri come momento clou dell'estate: inutile dire che sia stato così per Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, che, ospite di Tiki Taka, ha racontato dei retroscena sulla chiamata dell'ex tecnico dell'Empoli: "Quando abbiamo pensato a Sarri avevo sul tavolo varie alternative, avevo pensato a Klopp e a uno spagnolo perché abbiamo vari giocatori che parlano lo spagnolo. Poi avevo due italiani per modo di dire, Sarri che è nato a Napoli, mentre Sinisa che non è italiano ma mi piaceva il suo piglio forte. Però lui si è anche manifestato quando, la seconda volta che ci siamo incontrati, mi disse che ero scomparso per due settimane. Sentirmi affrontare educatamente ma con questo tono, come se dovessi essere a disposizione degli altri 24 ore su 24, mi ha fatto pensare che avessi bisogno di un umile professore. Poi avendo conosciuto Sarri e scoperto che legge, per uno come me che per fare i film divora milioni di pagine, ho pensato che ci servissero altri sbocchi oltre al calcio. Altrimenti le 250 sigarette che fumiamo al giorno ci uccidono: io fumavo come Sarri, poi ho smesso altrimenti sarei morto, adesso devo convincere anche lui.

Quando ho visto che lo esaltavate come una scoperta o un'intuizione l'ho chiamato e mi ha conquistato con la sua intelligenza e semplicità, è una persona anche sofisticata. Quando sento chiedermi perché scelga la tuta e non l'abito, penso sia il caso di farla finita: mi ricordo che Benitez si lamentava del fatto di non poter muovere le braccia e io gli davo ragione. Dieta al Real? Sono secondi, nemmeno primi, nonostante il poco sbandamento che hanno. I giornalisti hanno la fantasiosa abitudine di inventare delle puntate per tirare a lunga col cazzeggio, ho fatto un contratto a Sarri come faccio nel cinema: un anno con cinque opzioni per cinque anni, quindi ogni anno ho il diritto di esercitare l'opzione per riconfermare il tecnico. Questo dà un vantaggio anche a lui: se dovesse venire e dirmi che ritiene conclusa l'avventura al Napoli, io dovrei sedermi con lui e cercare di capire, lasciandolo andare se questo fosse il suo desiderio. I contratti si fanno sempre in due, sono bilaterali".