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Napoli, De Laurentiis: "Mascherano e Gonalons solo alle nostre condizioni"

Napoli, De Laurentiis: "Mascherano e Gonalons solo alle nostre condizioni"
martedì 3 giugno 2014, 21:512014
di Tommaso Maschio

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato a Sky Sport del futuro della società e di alcuni possibili obiettivi di mercato: "Abbiamo cominciato dalla serie B ad avere i bilanci in ordine riuscendo ad andare subito in A e abbiamo continuato con il fair-play finanziario. - continua De Laurentiis parlando di Insigne - Ho sentito qualcuno lamentarsi che non si investe nel vivaio. Però bisogna ricordare che questa società era fallita e in 10 anni ha fatto passi da gigante arrivando per cinque anni di fila in Europa portando in prima squadra giocatori importanti come Insigne. Non ho mai avuto dubbi sulla sua convocazione da parte di Prandelli. Credo che il ct abbia pensato di puntare sui ragazzi del Pescara di Zeman unendo però quella solidità difensiva che gli è propria e che manca al boemo. Abbiamo una squadra giovane con Insigne da un lato, Cadreva dall'altro e Verratti al centro dietro una prima punta come Balotelli. Poi magari giocheranno gli alti più collaudati, ma c'è un calcio giovane che mi piace in rampa di lancio. Mi spiace per Rossi, ma Prandelli si è trovato a disagio dovendo scegliere fra lui e Balotelli. Non è mai facile scegliere prima di un Mondiale o un Europeo, ma dobbiamo avere fiducia nel ct".

Su Mascherano: "Data la sua età non sarebbe un affare, ma un investimento a morire. Dipende dal Barcellona e da cosa vorrà fare: se lo devono far marcire in panchina è meglio che ce lo cedano in prestito per rilanciarsi esaltato dall'ambiente di Napoli magari per poi tornare al Barcellona.

Su Gonalons: "Con Aulas ho parlato talmente tante volte a gennaio che non ci parlerà più di calcio. Se vuole venderlo deve farlo alle nostre condizioni, altrimenti il giocatore resti pure a casa sua. Anche perché il suo agente è socio di Aulas e fa gli interessi del club".

Su Sandro: "Di nomi se ne sono fatti tanti. In questi ultimi due giorni il Mattino ci ha fatto negoziare e comprare 14 giocatori. A citarli tutti non si sbaglia mai, anche perché nessuno sa chi stiamo realmente seguendo, però si fa una grande confusione. È molto divertente leggere tutti questi nomi. Si può fare una grande squadra agendo con interesse e senza svenarsi. Abbiamo bisogno di un centrocampista e di una seconda punta avendo già preso un centrale difensivo. Poi bisogna vedere quali saranno le uscite perché se ci saranno cessioni importanti, arriveranno giocatori importanti".

Sull'idea di un club all'estero: "Non ho mollato il sogno di avere un'altra squadra all'estero, ma devo capire quanto mi assorbirà il cinema negli stati uniti. Reja sarà il primo che contatterò se deciderò di puntare su una squadra estera".

Sul mondo del calcio: "Dobbiamo cambiare il mondo del calcio a livello nazionale ed europeo per cambiare quelle regole che ci hanno portato verso lidi non proficui per nessuno. Non mi piace che l'Italia valga un punto come uno staterello piccolo qualunque, dovrebbe pensare di più. L'Europa League non serve a nessuno e crea solo problemi nel corso del campionato. Puntiamo a una Serie A a 16 squadre per avere maggiore qualità e meno partite anche per fare meglio in Europa".