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Napoli, il difensore numero dieci. Nell'anno sbagliato

Napoli, il difensore numero dieci. Nell'anno sbagliatoTUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
martedì 30 luglio 2013, 13:352013
di Andrea Losapio

Curaçao vive un attimo di gloria separato dai cocktail e ottiene l'autogoverno limitato, un incendio distrugge la Fenice di Venezia, i Take That si sciolgono, Romano Prodi vince le elezioni italiane, Boris Eltsin quelle russe, Giovanni Brusca viene arrestato, Michael Johnson frantuma il record dei 200 metri in 19 e 66, l'Italia sbatte contro Nedved e Kopke nei gironi eliminatori degli europei, l'Olimpiade ad Atlanta, i talebani che conquistano Kabul, a Venezia viene dichiarata l'Indipendenza della Padania, Bill Clinton viene rieletto Presidente degli Stati Uniti, Fidel Castro visita il Vaticano e Kofi Annan diventa segretario dell'ONU. Per chi non se lo ricordasse, ecco l'anno 1996, quello che nell'Italia pallonara viene ricordato per il gol di Del Piero a Bonano nella finale Intercontinentale Juventus-River Plate.
I fan accaniti, però, ricorderanno certamente le sferzate satiriche della Gialappas Band, con uno dei Mai dire gol migliore di tutti i tempi. Con Aldo Baglio nei panni di un riccioluto personaggio che continuava a urlare "Non ci posso credere", accompagnando la mimica facciale con quella delle braccia. E nei telegiornali dell'epoca, un giorno, ci fu chi perse la Trebisonda, scrivendo in sovrimpressione Rolando al Milan. Al posto di Ronaldo, il Fenomeno, che poi finì all'Inter per 48 miliardi di lire.

Ma che fu presentato, appunto, dopo Rolando: tra Moratti e Mazzola, con il numero dieci, il nuovo acquisto sfoggiava la sua maglia mimetica d'ordinanza.
Una storia paradossale, se vissuta ai giorni nostri, considerando la nuova seconda muta che il Napoli indosserà durante questa stagione, che ricorda proprio la mise sfoggiata da Aldo ai tempi. Forse un tributo a Rolando Jorge Pires da Fonseca, che l'anno scorso era approdato ai piedi del Vesuvio durante la sessione di calciomercato invernale, ma che non ha potuto dare il massimo perché privato della sua muta mimetica. Il difensore giusto nell'anno sbagliato. E forse nel posto sbagliato, perché se avesse chiesto il dieci, nonostante la mimetica, più di qualcuno avrebbe tentato di linciarlo.