Napoli, il messaggio distensivo di ADL per Sarri, Gabbiadini ed i tifosi

Il momento di difficoltà è alle spalle. Le ultime due vittorie hanno restituito serenità e fiducia al Napoli, atteso però da quattro giorni importantissimi, tra la sfida complicatissima sul campo della Juventus e poi la trasferta di Istanbul col Besiktas che probabilmente sarà decisiva per il girone Champions. E' chiaro che l'attesa è tutta per la sfida, sentitissima (come sempre, al di là dell'incrocio con Higuain), ai bianconeri, forse per molti giocatori già da prima della gara con l'Empoli (e questo preoccupava non poco Sarri).

Il Napoli ci arriva avendo recuperato le proprie certezze e quella spensieratezza nelle giocate fondamentale per potersi esprimere al meglio. Per ben figurare a Torino, e provare a raccogliere per la prima volta punti da quando si gioca allo Stadium, bisognerà avere anche quel pizzico di sfrontatezza, non limitarsi ad una gara di contenimento, ed il messaggio distensivo di ieri di De Laurentiis va in questa direzione. Il presidente del Napoli s'è rivolto all'allenatore, allontanando i discorsi sugli obiettivi: "Dico a Sarri di stare sereno e di far divertire la squadra ed il pubblico, perché così si cresce e così si vedranno le potenzialità di una squadra estremamente cresciuta. Ce la giocheremo fino alla fine, ma quando sarà maggio vedremo dove saremo. Corsa scudetto? Siamo all'inizio"

Non è mancato un messaggio distensivo anche nei confronti di Gabbiadini, al centro delle polemiche: "Gabbiadini ha tutta la stima del club e dell'allenatore, altrimenti lo avremmo venduto perché ci hanno offerto cifre molto importanti. Non lo abbiamo neanche multato - ha spiegato - perché è sempre stato rispetto: tutti possiamo reagire con uno scatto improvviso o imprevedibile ad una maleducazione che ci viene rivolta, figuriamoci quando si gioca e si ha 20 anni e il sangue ribolle". Una mano è stata rivolta anche al pubblico, dopo le frizioni dell'ultimo periodo: "Non andrò a Torino perché sono solidale con i tifosi che non sono stati ammessi, ma rispetto le decisioni delle autorità costituite anche se con le restrizioni non si sono mai ottenute cose positive. I problemi vengono sempre rimandati, molto all'italiana".