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Napoli, jolly inatteso. Ma la Lazio è avanti

Napoli, jolly inatteso. Ma la Lazio è avantiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 26 maggio 2015, 11:002015
di Raimondo De Magistris

Ci credevano in pochi, pochissimi, a Napoli dopo la sconfitta di Torino. Il ko contro la Juventus campione d'Italia aveva dato il via ai giudizi sulla gestione Benitez. Alla Lazio, impegnata due giorni dopo, sarebbe bastato un punto per estromettere gli azzurri in maniera definitiva dalla corsa per il terzo posto. Un pareggio, che in fondo sarebbe andato bene pure alla Roma per conservare un secondo posto da blindare poi all'Olimpico nell'ultima giornata contro il Palermo.
Ecco perché le speranze erano minime. Speranze che si sono riaccese a sorpresa ieri sera intorno alle 20, quando la Roma è riuscita ad andare oltre il compitino - pur impostando la gara proprio per pareggiare - pungendo i biancocelesti in due delle pochissime occasioni a disposizione. "Il pareggio non ci avrebbe fatto schifo", ha ammesso De Rossi a fine partita. Ma a fare la differenza è stato il cinismo, dote mai messa in mostra prima dalla squadra capitolina in questo 2015.

Gioisce il Napoli, che a sorpresa ha di nuovo in destino nelle proprie mani. I giudizi su Benitez non cambieranno a prescindere da come andrà l'ultima gara, ma a cambiare sarà soprattutto il prossimo mercato degli azzurri in caso di raggiungimento del terzo posto. Un obiettivo fondamentale per non ridimensionare il progetto, per trattenere giocatori come Higuain e Callejon che senza Champions potrebbero cedere alle sirene spagnole.
Vincere per tornare nell'Europa che conta, obiettivo tutt'altro che semplice da raggiungere a giudicare dal gioco espresso dalle due squadre nelle ultime gare. La Lazio, colpita due volte negli ultimi sei giorni, non ha meritato di perdere né la finale di Coppa Italia né il derby di ieri sera. Ha fatto la gara in entrambe le circostanze, ha pagato in alcuni casi la troppa generosità di una squadra colpita nei suoi momenti migliori. Qualche difficoltà in più sul piano realizzativo, certo, ma anche la certezza che l'organizzazione di gioco non s'è smarrita.
Peggio, invece, sta facendo il Napoli. Troppo discontinuo, la brutta copia di sé stesso nelle ultime giornate. Una squadra alla fine di un ciclo che nelle ultime gare s'è mossa - facendo in realtà pochi passi - solo grazie alle giocate di singoli come Mertens e Gabbiadini. Il gruppo, allenatore compreso, nelle ultime giornate ha perso la bussola. Male Higuain ma non solo, pessima soprattutto una difesa che ormai soffre in tutte le gare. A prescindere dal nome dell'avversario.
Agli azzurri servirà riprendersi in fretta, un ultimo sussulto d'orgoglio per voltare pagina con più serenità. Impresa più semplice a dirsi che a farsi, perché la Lazio al San Paolo avrà a disposizione due risultati su tre e anche nelle sconfitte ha messo in mostra un gioco che a Napoli sembra essersi smarrito da un bel po'.