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Napoli, Milik scalpita: vuole riconquistare la nazionale e l'azzurro

Napoli, Milik scalpita: vuole riconquistare la nazionale e l'azzurroTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
sabato 25 marzo 2017, 08:452017
di Antonio Gaito

Nessuno poteva immaginare un ruolo di secondo piano per Arek Milik ad inizio stagione. L'impatto devastante dell'ex Ajax, autore di sette reti in sei partite iniziate da titolare, aveva persino spazzato via malumori e rimpianti per l'addio di Higuain e tutto ciò che rappresentava per la città dopo il record di gol della serie A. L'infortunio al crociato in quell'otto ottobre contro la Danimarca, invece, ha cambiato la sua stagione e quella del Napoli. L'esplosione di Mertens al centro del tridente da un lato gli ha permesso un recupero senza forzare i tempi, importante dopo uno stop di questo tipo, anche se è chiaro che il suo ruolo in questo momento non è più quello di inizio stagione.

Il classe '94 intanto è tornato in nazionale. Un altro passo importante, anche se difficilmente sarà titolare nel match di domani della Polonia sul campo del Montenegro: "Io sono pronto a giocare titolare - ha detto Arek alla stampa polacca - l'unica domanda è quando avrò la possibilità di farlo. In allenamento lavoro bene, mi sento bene, quindi non ho dubbi: per me è arrivato il momento". E ad inizio settimana è entrato ulteriormente nel dettaglio del suo momento: "Miglioro di settimana in settimana. Il lungo trauma è ormai dimenticato. Io vivo di partite, sono sicuro di poter essere pronto per giocare. In un paio di settimane sarò anche al top, come prima dell'infortunio".

L'ex Ajax è entrato anche nel merito della sua situazione in azzurro: "Voglio tornare a giocare, ma capisco l'allenatore. E' difficile per lui cambiare, Mertens sta facendo benissimo nella mia posizione ed è fondamentale pensare ad ottenere la Champions. La maggior parte dei giocatori dopo un infortunio come il mio è ancora negli studi medici a lavorare sul rafforzamento del muscolo, io sono già in campo da due mesi. Io non sono paziente, ma devo esserlo". Messaggio chiaro a Sarri, che in questo finale di stagione proverà ad affidargli un ruolo più importante, ma anche un racconto fedele della realtà e della difficoltà di rinunciare al belga che viaggia a ritmi da capocannoniere.