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Napoli, Pavoletti: "Vogliamo tornare in Champions. Juve? Ora c'è l'Empoli"

Napoli, Pavoletti: "Vogliamo tornare in Champions. Juve? Ora c'è l'Empoli"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 16 marzo 2017, 14:542017
di Raimondo De Magistris

Leonardo Pavoletti, attaccante del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli per analizzare i primi mesi nella squadra partenopea: "Stare qui è meraviglioso, non potevo arrivare in un gruppo migliore. Champions? Vogliamo tornarci. Stiamo preparando la partita con l'Empoli, non sarà facile. Tutta la piazza merita la Champions, il nostro sogno è giocarla ancora. Siamo incavolati nel modo giusto in vista dell'Empoli, sarà un campo non facile e dovremo battagliare".

Sui suoi primi mesi: "Non sono facili in assoluto, soprattutto in una squadra già collaudata. Ho avuto un po' di tempo per capire e giorno dopo giorno il feeling sta crescendo".

Sul primo gol in azzurro: "Sono sicuro che è arrivato il momento. E' una piazza troppo bella, non vedo l'ora che possa succedere e che magari lo stadio urli il mio nome".

Come ti chiamano a Napoli? "Non più 'Pavoloso', ma 'Pavolè!'".

Sugli obiettivi: "Dovremo lottare fino all'ultimo secondo, vogliamo la Champions League. Cercheremo di raggiungere e superare la Roma".

Sulla città: "E' meravigliosa. Ogni giorno a Napoli ti svegli con una voglia di vivere che ti invade soltanto qui".

Su Perin: "Sta lavorando bene, sta recuperando. E' motivato e carico, tornerà il prossimo anno".

Sulla Juventus: "Pensiamo a domenica e all'Empoli. E' banale, ma è così perché poi c'è la sosta. Poi dopo si saprà se possiamo puntare alla Champions. Vogliamo anche la finale di Coppa Italia. Non vedo l'ora poi di affrontare i bianconeri al San Paolo. Noi proveremo a batterla, poi vedremo cosa dirà il campo".

Sulla Nazionale: "Il mio sogno è giocare il Mondiale, ma passa tutto dal campo. Sta a me dimostrare che a Napoli posso dire la mia e che merito la chiamata del commissario tecnico".

Sul 4-3-3 di Sarri: "Qui c'è una preparazione nel possesso palla a partire dal portiere per svilupparsi poi in avanti. Con tanti metodi di uscita per eludere la pressione degli attaccanti. E' questa la cosa migliore che Sarri impone alle sue squadre".

Sulla prima esultanza in azzurro: "Io ho la mia esultanza, ma per quanto voglio segnare ho l'impressione che quando segnerò uscirà qualcosa di spontaneo".

Perché i napoletani sono fortunati? "Perché vivono in un posto meraviglioso e hanno un cuore enorme".

Su Sarri: "Chi lavora con lui è fortunato, lavorare con lui mi farà migliorare. Questo è contato tantissimo nella mia scelta".

Su Cristiano Lucarelli: "Mi ha consigliato di non pensarci neanche, di venire qui e basta. Siamo amici e mi ha detto questo".

Sul paragone con Toni: "Come attaccante lo posso ricordare, ma lui ha segnato mille gol e io no. Io ho voglia di migliorare".

Un messaggio ai tifosi: "Continuate a starci vicini. Io sono felice di essere qui, voi caricateci fino all'ultima partita come state facendo adesso, con la promessa che noi lotteremo fino all'ultima partita", ha raccolto Tuttonapoli.net.