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Negare, negare sempre, negare tutto

Negare, negare sempre, negare tutto
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 26 aprile 2018, 15:002018
di Andrea Losapio

Il dopo Juventus-Napoli non è stato sereno. Da una parte Gianluigi Buffon e il suo essere senatore, sentirsi arrivato e intenzionato a non perdere tutto - dopo il Mondiale, contro la Svezia, e la Champions, contro il Real Madrid - nell'ultima stagione della sua carriera. Dall'altra Mehdi Benatia, sentitosi preso in mezzo a causa degli errori nelle gare decisive. Ma non solo, perché più di un presente assicura come ci fossero anche altri calciatori in mezzo, da Dybala ai sudamericani. Insomma, una polveriera pronta a esplodere, perché se "vincere è l'unica cosa che conta" quando sai di essere molto più forte degli altri e rischi di perdere, beh, il rischio scollatura c'è.

Buffon intervistato da JTV

LA VERSIONE DI BUFFON - È stata quella attesa, perché pare non sia successo alcunché dopo la sfida contro il Napoli. Tutto normale, tutti dispiaciuti, tutti a rimuginare. Se dopo Cardiff le versioni sono contrastanti (anzi, qualcuno si auspicava una reazione che non c'era stata), dopo la sconfitta firmata Koulibaly invece tutti quanti sono concordi nel dire che sono volati gli stracci. E gli ortaggi, verrebbe da dire, ma meglio sorvolare. Negare sempre, negare tutto, è quello che sembra un diktat in casa Juventus. Dallo scansarsi dell'anno scorso al battibecco tra Allegri e Bonucci - che però finì sullo sgabellino di Porto - non succede mai niente, come se uno spogliatoio fosse sempre ben amalgamato, pure uno che vive e vince da 6 anni consecutivi. "Cercano di destabilizzare", come se tutti i giornalisti fossero contro - per partito preso - la Juventus.

Il tweet della Domenica Sportiva sui cori di ieri

LA MANIFESTAZIONE DI AFFETTO DI IERI - Alcuni tifosi si sono presentati a Vinovo per parlare con alcuni giocatori, da Dybala a Marchisio, Buffon e Barzagli. Anche con alcuni toni non proprio ortodossi, perché sembra fuori dal mondo che una squadra che vince da 6 anni consecutivamente venga esortata a tirare fuori gli attributi. A tutti tranne ai tifosi della Juve che vogliono "incitare" i propri beniamini e che, anche qui, sono i giornalisti a travisare l'obiettivo della delegazione a Vinovo. Probabilmente per qualcuno è una manifestazione di affetto e di vicinanza. Credo che lo stesso Buffon non la pensi così.

Video di Mediaset Premium

MA NON È CONTESTAZIONE - Alla fine spunta pure il video dove i tifosi parlano con Dybala che non può fare altro di constatare come non sia una contestazione, bensì un incitamento. Beh, si può sottolineare come sia stato accerchiato da un gruppo di persone che sembra bellicoso, ma tutto è bene quel che finisce bene. Ci ha pensato Barzagli a sottolinearlo ulteriormente. "Io sono uscito e ho visto toni molto tranquilli. Non ci sono state minacce né contestazioni, i tifosi sono venuti per farci sentire la loro fiducia". Probabilmente ci sono diversi livelli di tranquillità. Come quello fra Benatia e Buffon, per esempio, perché per il difensore "non ci sono stati confronti, non è successo niente". Come ieri, anche se ci sono video che dicono il contrario.

Video di Mediaset Premium