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Newcastle, un mutuo da 130 milioni di sterline. Ma profitti record

Newcastle, un mutuo da 130 milioni di sterline. Ma profitti record
martedì 31 marzo 2015, 07:152015
di Andrea Losapio

Il Newcastle è la dimostrazione di come la Premier League sia un affare per tutti, soprattutto per chi acquista un club e lo fa galleggiare benino fra le secche. Dopo la retrocessione del 2008-2009 i Magpies hanno giocato in Europa League solamente una volta, due anni fa, arrivando ai quarti di finale dopo il quinto posto in campionato della stagione precedente. Mike Ashley, contestato dai tifosi (anche perché abituati a lottare per i vertici prima del suo arrivo), sta costruendo un giocattolino niente male, almeno finanziariamente. E si sa che un club solido economicamente è l'anticamera dei successi futuri.
Il Newcastle ha un debito di 130 milioni di sterline, ma nell'ultima stagione è riuscito ad avere un attivo di circa 20, praticamente il doppio di quanto riportato nel 2012-13. È la quarta stagione consecutiva che si conclude con il segno più, con un fatturato di 155 milioni che lo porta solamente a dieci in meno dell'Inter. Che avrebbe una platea infinitamente più grande, con l'indotto di Milano (anche come città economicamemnte fortissima), ma che non ha la stessa bravura in termini di merchandising e di fan.

Perché, nonostante le contestazioni, il St. James's Park è quasi sempre pieno, perché l'affetto è per la maglia e non per giocatori o presidente. Il Newcastle può contare su circa 26 milioni di sterline, circa 35 di euro, cifra che l'Inter ha raggiunto solamente nel 2009-10, quando arrivò alla finale di Champions League.
Poi, è chiaro, il Newcastle rischia di agire sempre un ruolo di comprimario, ma il fatto che i grandi calciatori scelgano la Premier (o le due-tre squadre della Liga) rimarrà sempre invariato perché pure le squadre medie possono tranquillamente competere contro le altre. Si gioca di più, i giocatori si stancano e le inglesi da un po' non vanno avanti in Europa. Ma monetariamente difficilmente capiterà quello che sta vivendo il Parma negli ultimi tempi.